Ustica Lines sospende i collegamenti marittimi con le Egadi. Il Comandante Morace spiega le proprie motivazioni.

ustica-linesTRAPANI – Nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio presso la sede dell’Ustica Lines a Trapani, il comandante Vittorio Morace, assieme all’avvocato Franco Campo, ha spiegato i motivi che hanno costretto la Società ad annunciare la sospensione dei collegamenti marittimi con le Isole Egadi ed Eolie a partire dal prossimo 12 aprile ed ha replicato alle dichiarazioni dell’Assessore Regionale Pizzo e del Dirigente regionale Bellomo apparse ieri su alcuni organi di stampa.

“Da oltre un anno l’Ustica Lines svolge i servizi senza ricevere un solo euro dalla Regione Siciliana – ha spiegato Morace -, anticipando, attraverso esposizioni bancarie, le notevoli spese che sostiene ma ora non è più nelle condizioni di proseguire. Non si tratta solo di ritardi nei pagamenti, cui siamo abituati sin dal 2011 (e nonostante ciò abbiamo sempre onorato gli impegni), ma di una volontà precisa da parte della Regione di non volere stipulare il contratto (e quindi di non procedere al pagamento di quanto dovuto), annullando la gara aggiudicata all’Ustica Lines in via definitiva.
L’Ustica Lines ha effettuato i servizi sulla base delle ordinanze della Regione, nelle more della stipula del contratto, ma la Regione non ha mai convocato la Società per stipulare il contratto e, dinanzi alla richiesta di pagamento della Società non ha mai dato alcuna risposta. La Società, pertanto, dopo avere richiesto un tentativo di conciliazione, come previsto dalla legge, mai riscontrata dalla Regione, si è vista costretta a presentare decreto ingiuntivo. L’Avvocatura regionale, in sede processuale, ha sostenuto che nulla era dovuto all’Ustica Lines non essendo mai stato stipulato il contratto. Sulla base di questo la Regione ha comunicato di avere avviato le procedure per l’annullamento del bando di gara, dopo oltre un anno! Le difficoltà di cassa della Regione sono comprensibili e noi siamo sempre andati incontro alla Regione per assicurare un servizio essenziale per la collettività, ma quello che ora la Regione ci dice è che nulla ci è dovuto!”.

L’assessore regionale ha parlato di obbligo di assicurare il servizio, ma Morace afferma che non è così. “L’Ustica Lines non ha alcun obbligo giuridico di assicurare il servizio, nel momento in cui la Regione non solo si è rifiutata di sottoscrivere il contratto, ma ora ha avviato le procedure di annullamento del bando. Peraltro, l’eventuale obbligo di garantire un servizio pubblico non può essere tale da comportare il fallimento di una Società e noi non siamo più nelle condizioni di assumere ulteriori esposizioni bancarie, tra l’altro in assenza di qualsiasi prospettiva di pagamento di quanto dovuto dalla Regione. Il senso di responsabilità dell’Ustica Lines ha fatto sì che per oltre un anno venisse assicurato un servizio mai pagato dalla Regione. Non abbiamo neppure proceduto alla sospensione nel periodo pasquale, proprio per non penalizzare l’utenza ed il territorio. Ma non possiamo più andare oltre”.

Grande preoccupazione poi sul piano occupazionale: “Ci sono oltre 300 famiglie, che rischiano di perdere il posto di lavoro. E bisogna considerare anche l’indotto, perché attorno all’attività dell’Ustica Lines ruotano ovviamente numerose altre attività ed aziende. In un periodo di crisi come quello che si sta vivendo è un impatto pesantissimo. Incontreremo le organizzazioni sindacali per studiare la situazione venutasi a determinare”.

Proprio su tale situazione si è espresso anche il segretario generale della Uil Trasporti Trapani Giuseppe Tumbarello, che ha dichiarato le proprie preoccupazioni.  “Pur comprendendo pienamente le ragioni della compagnia di navigazione – afferma Tumbarello –, costretta a prendere una decisione così grave a causa delle inadempienze economiche della Regione Sicilia, mi auguro che al più presto si possa trovare una soluzione. E’ necessario tutelare, infatti, da un lato l’azienda e i suoi lavoratori, dall’altro gli utenti del servizio destinati a subire gravi disagi. La questione è urgente, ed è resa più grave anche dal fatto che ci troviamo ormai alle porte della stagione estiva, quando i collegamenti via mare con l’arcipelago eguseo si fanno più intensi e ne sostengono l’attività turistica”.

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