Treni e autostrade da “buttare”, la Sicilia sta a guardare

binario ferroviarioLe “Ferrovie dello Stato”, un mito di sicurezza e lavoro, oggi investe dove conviene, cioé, per esempio, in Lombardia che già gode di una ottima rete ferroviaria, mentre non investe in regioni come la Sicilia, che sono deficitarie da questo punto di vista. Perché? Una questione monetaria e culturale.

Monetaria in quanto investire in Lombardia è conveniente, perché gli utenti delle Ferrovie, soddisfatti del servizio, utilizzano i treni per i loro spostamenti.

Investire in Sicilia invece non conviene perché sono lenti, anche perché ad un binario solo per il 90%, in più le strutture sono, nella maggior parte dei casi, fatiscenti. In più come dare torto ai cittadini siciliani che, se utilizzassero il treno, per fare pochi chilometri perderebbero molto più tempo che con la macchina.

E sempre dal punto di vista monetario in Lombardia le Ferrovie ricevono aiuti dalla Regione, mentre in Sicilia il contratto di servizio ritarda, perché la regione non ha soldi ed si da altre priorità.

Il risultato? Laddove ci sono le risorse, migliorano i servizi e si trovano i soldi per investire, laddove non ci sono, si fanno passi indietro.

Poi c’è la questione culturale, perché da sempre la Sicilia è considerata regione di serie B, quindi perché investire, in più la politica locale sembra essere più attenta ad equilibri nazionali che a far uscire fuori le grandi potenzialità della Sicilia.

Infine una critica a tutti i siciliani: per molto meno in altre regioni i cittadini fanno sentire la propria voce con forza e determinazione, qui sembra che si aspetti l’aiuto dall’alto, non in senso religioso.

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.