Capita spesso che, nel rapporto tra uomo e donna, non solo in ambito di coppia, ma anche in quello lavorativo, piuttosto che in quello amicale, si verifichi una distanza comunicativa dovuta ad una sostanziale differenza di approccio rispetto al medesimo elemento preso in considerazione. Ovviamente, maggiore è l’intensità del rapporto tra uomo e donna (specie in un rapporto di coppia) maggiore sarà la probabilità di andare incontro ad incomprensioni ed a graduali allontanamenti affettivi. Per motivazioni evoluzionistiche che hanno garantito la sopravvivenza della specie, l’uomo ha sviluppato maggiormente l’emisfero sinistro, quello della razionalità e della praticità, mentre la donna ha sviluppato maggiormente l’emisfero destro, orientato all’emozione, all’accoglienza, all’intuizione, alla creatività. Ironicamente, potremmo paragonare il funzionamento della mente dell’uomo alla fisica classica, basata sulla matematica cartesiana, delle linee rette, delle cose sicure, rappresentabile su un piano, in cui spazio e tempo sono due entità ben definite, mentre potremmo paragonare il funzionamento della mente della donna alla fisica quantistica, basata sulla probabilità, sull’invisibile, sull’estensione delle dimensioni all’infinito, sulla matematica della relatività di Einstein, basata sulla curvatura dello spazio-tempo. Spesso, nel rapporto tra uomo e donna, l’uomo tende a dire alla donna frasi del tipo “come fai a non capire una cosa così scontata?” In realtà, la donna tende ad andare al di là dei fenomeni così come appaiono, per ricercarne gli elementi nascosti, non immediatamente percepibili ai sensi. La donna lavora molto di intuito, di emozione, di esplorazione, sia interiore che delle cose che la circondano. Non a caso C. G. Jung ha dato a questi elementi che contraddistinguono la parte del pensiero al femminile di ogni essere umano il termine di Anima, separandola dall’Animus, ovvero il pensiero al maschile, razionale, diretto, concreto, visibile. In un rapporto di coppia, spesso è l’uomo a non comprendere la donna rispetto alle sue distanze (anche nella sessualità), ai suoi malumori, alle sue contraddizioni. Tuttavia, bisogna comprendere che la donna estende il suo campo di pensiero e di emozioni ad una infinità di elementi che sfuggono all’uomo, il quale rimane spesso interdetto rispetto ai comportamenti apparentemente incomprensibili della propria partner. La donna ha bisogno di coltivare profondamente le emozioni, i sentimenti, i sensi, la magia del legame. In tutto questo, e molto altro ancora, l’uomo, solo provando a mettere da parte il suo orgoglio e la sua presunzione di sapere tutto, potrebbe imparare a farsi guidare dalla donna all’interno di un mondo infinito, fatto di mille colori, infinite dimensioni, emozioni, passioni.
Aforisma di Oscar Wilde: “Non bisogna mai cercare di capire una donna. Le donne sono delle immagini, gli uomini dei problemi. Se vuoi sapere cosa una donna veramente intenda (il che comunque è sempre pericoloso) guardala, non ascoltarla”.
Fabio Settipani
Psicologo – Psicoterapeuta