Ripristinato l’impianto idrico di contrada Inici dopo il furto dei cavi elettrici

acquaCASTELLAMMARE DEL GOLFO. È stato ripristinato l’impianto idrico di contrada Inici, dopo i furti dei cavi di rame. Sono stati utilizzati nuovi cavi elettrici non contenenti rame in modo che non facciano gola ai ladri di rame e i pali della luce adatti alla nuova rete: da oggi riprende a funzionare regolarmente l’impianto elettrico che alimenta le pompe di sollevamento idrico di Contrada Inici. Il 23 aprile il pozzo, che fornisce 38 litri di acqua al secondo,  maggior quantitativo che arriva in paese, non era più in funzione a causa del furto di oltre due chilometri di cavi elettrici contenenti rame che fornivano energia elettrica agli impianti.

“L’Enel e la ditta incaricata avevano previsto la fine dei lavori la prossima settimana. – ha spiegato il Sindaco Coppola – Da oggi invece l’impianto entrerà regolarmente in funzione. Non posso che ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per ripristinare gli impianti, addirittura prima dei tempi previsti, sostituendo i cavi elettrici rubati con altri non contenenti rame, predisponendo la nuova palificazione e rimettendo in funzione le pompe di sollevamento dell’acqua. -afferma il sindaco Nicolò Coppola – Il furto di cavi elettrici ci aveva costretti all’affitto di due costosi gruppi elettrogeni per assicurare la fornitura di acqua in città. Ci sono stati disagi e rallentamenti nell’erogazione idrica ma per fortuna siamo riusciti ad effettuare interventi tampone ed oggi il problema è definitivamente risolto grazie alla velocità ed attenzione con cui hanno lavorato senza sosta, anche in giornate festive, i dipendenti dell’Enel, l’impresa da loro incaricata, i dipendenti dell’Eas e gli operai del Comune, per garantire un servizio essenziale quale è quello della fornitura d’acqua”.

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.