“Non è sufficiente che io abbia successo, gli altri devono fallire”
Gore Vidal
Rientra tra i sette peccati capitali della religione cattolica, ma tutte le confessioni più diffuse lo pongono alla base di una spiacevolezza che nessuno vuole considerare come propria dei puri della religione. Per il buddismo è il fattore mentale che porta all’odio nella sua forma più elevata, per gli islamici appartiene a chi non è islamico. Stiamo parlando dell’invidia quello sgradevole e ripugnante sentimento che è così difficile da accettare sia per chi lo prova che per chi lo riceve e ne viene sopraffatto.
Anche Dante si è confrontato con gli invidiosi e li ha raffigurati come individui soli, proprio perchè si tratta di un sentimento difficile da ammettere di fronte agli altri.
Si tratta di una visione distorta della realtà che nasce dal confronto noi/altri e porta a considerare ciò che è esterno come migliore, più degno di ciò che noi siamo e abbiamo.
Capita di provarla, e può essere stimolo a perseguire mete diverse, a mettersi in competizione benevola con il mondo circostante, ma altra cosa diventa quando è motivo di profonda ostilità e avversione, quando l’aggressività ha il sopravvento e porta verso un odio intenso che si tramuta in violenza vera e propria. Se il pensiero dell’altro, come migliore, occupa gran parte del nostro pensiero l’invidia sta davvero andando oltre il limite dell’ammirazione.
Come per tutti i sentimenti c’è un lato positivo e uno negativo, e l’obiettivo ultimo non deve essere il non provare invidia ma il movimento che questa scatena nel cambiare se stessi per migliorarsi, fosse anche seguendo un modello esterno che ci piace. L’invidia dannosa, per sè e per gli altri, è invece un profondo senso di sfortuna percepita che può generare gesti di cattiveria più o meno grandi.
Vorrei che teneste a mente che qualcuno forse vi sta invidiando se non capite il perchè della sua inspiegabile ostilità nei vostri confronti, se si rifiuta di cooperare ma senza motivi ben precisi, o se giudica i vostri successi come dovuti ad una presunta fortuna e non dettati dal merito o se è fonte costante di critiche nei vostri riguardi. Allo stesso modo potrete comprendere che quello che provate è questo sentimento fastidioso ma interessante se i comportamenti sopra elencati li potete rintracciare in voi stessi.