CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Si avvicina sempre più l’inizio dei lavori del secondo stralcio previsto per il porto di Castellammare del Golfo. Ad annunciarlo direttamente il Sindaco di Castellammare del Golfo, al termine di una riunione all’assessorato regionale alle Infrastrutture.
“Incontro soddisfacente – commenta il primo cittadino. A settembre dovrebbero iniziare i lavori del secondo stralcio. Per la messa in sicurezza possibile una ripresa a breve”.
«Un incontro con i vertici dell’assessorato regionale alle Infrastrutture – prosegue Coppola – per definire i dettagli contrattuali del progetto definitivo di cantiere e stabilire il crono programma dei lavori. Sono soddisfatto della riunione operativa perché la previsione è che entro settembre dovrebbero iniziare i lavori. Sono fiducioso. Ero presente, con l’onorevole Mimmo Turano, all’incontro in assessorato con il dirigente regionale dei Lavori Pubblici Fulvio Bellomo, l’architetto Carmen Lo Cascio -spiega il sindaco Nicolò Coppola-, il direttore dei lavori, ingegnere Pirrello, il rup Giovanni Indelicato. Nel corso dell’incontro sono state superate alcune difficoltà legate al contratto ed al progetto esecutivo con alcune opere da realizzare che devono essere sottoposte alla Soprintendenza ma che non pregiudicano l’inizio dei lavori. L’incontro è stato davvero soddisfacente e la previsione è che entro settembre inizino i lavori per il secondo stralcio. Per quanto riguarda la ripresa del primo stralcio di lavori- spiega ancora il sindaco Nicolò Coppola- in assessorato i rappresentanti della ditta hanno definito alcuni dettagli riguardanti contratto e perizia di variante che fanno ben sperare per una possibile veloce ripresa ed il completamento dei lavori».
I lavori del secondo stralcio, finanziati con circa quindici milioni di euro, saranno effettuati dalleditte Sics e Cfc Costruzioni.
Il primo stralcio di lavori che riguarda la messa in sicurezza del porto è stato finanziato per un importodi oltre ventiquattromilioni di euro. Nel 2010 i lavori sono stati fermati per il sequestro del cantiere per l’ipotesi di reato di utilizzo di cemento impoverito. A luglio del 2010 il cantiere fu dissequestrato parzialmente e nel 2013 la Procura della Repubblica ha disposto il dissequestro e la restituzione delle aree, ma i lavori non sono mai ripresi. Per il primo stralcio di lavori si è resa necessaria una perizia di variante poiché dopo oltre cinque anni dal fermo parte di quanto già realizzato è risultato danneggiato. Per il completamento del primo stralcio rimangono circa 7 milioni di euro di opere da realizzare dalla ditta aggiudicataria dell’appalto, il consorzio veneto Coveco.