ALCAMO. Oltre venti associazioni alcamesi, da alcuni giorni, stanno raccogliendo le firme per restituire dignità e speranza al Monte Bonifato e alla Riserva Naturale Orientata Bosco d’Alcamo.Un’iniziativa che, oltre al fine ambientalista, si pone quello di sensibilizzare la cittadinanza, attraverso l’ impegno e la partecipazione attiva, per la salvaguardia dei beni comuni presenti nel territorio.
La vicenda dell’interdizione del Monte Bonifato nasce nel 2009, a seguito di una determina dirigenziale, disposta dalla Provincia di Trapani (ente gestore), in merito alla problematica emersa su aspetti di tutela della pubblica incolumità, alla luce degli eventi meteorologici che durante l’inverno hanno interessato con speciale avversità il manto boschivo.
Da quella data tutti i sentieri della riserva sono interdetti. Solo grazie al lavoro, avvenuto negli ultimi anni, da parte dei volontari del gruppo Salviamo il Monte Bonifato si è riusciti a mettere in sicurezza due sentieri. Se, ad oggi, il sentiero San Nicola e quello delle Orchidee sono percorribili senza rischi lo dobbiamo esclusivamente al loro impegno. Nonostante abbiano raggiunto il primo traguardo i volontari non si sono fermati. Sono ancora lì pronti a spendere tutte le loro energie per la collettività e, a breve, metteranno in sicurezza anche la Panoramica Est (proprio quella colpita negli anni scorsi da pesanti incendi doloso). Ancora oggi, l’ente gestore, il Libero Consorzio di Trapani, non ha revocato il divieto d’interdizione nei sentieri messi in sicurezza, non riconoscendo difatto il merito al lavoro e all’impegno profusi dai volontari.
Ma a questo punto alcune domande ci sovvengono alla mente. É normale che la gestione di una riserva venga demandata al solo impegno dei volontari? Quali azioni il Libero Consorzio di Trapani (ex-Provincia) sta mettendo in atto per cambiare lo stato delle cose? Perché i sentieri messi in sicurezza non vengono riaperti? Domande che probabilmente non avranno mai una risposta e che ci possono essere utili solamente nel prendere coscienza dell’immobilismo delle cose, stimolando l’interesse collettivo dei cittadini nel riappropriarsi dei beni comuni.
A rigirare il coltello nella piaga ci sono i preziosissimi scavi archeologici sul Monte: finanziati dalla Provincia ed ultimati di recente con risultati di grande valore storico, archeologico, artistico e culturale. Un vero e proprio fiore all’occhiello per tutta la città e il territorio, attualmente non utilizzabile.
Una parte dei cittadini alcamesi vuole mettere un freno a tutto questo. Nella petizione pubblica si chiede a chi di competenza di intervenire, urgentemente, per salvaguardare e tutelare il Monte Bonifato. In particolare, tra le richieste, si specifica la manutenzione dei sentieri, il ripristino della viabilità, la messa in sicurezza della strada per il Santuario della Madonna dell’Alto, la rimozione di tutti i possibili pericoli, la manutenzione dei viali e dell’area pic-nic.
Questa battaglia ha già unito tantissimi cittadini, nel segno della corresponsabilità e dell’impegno, per la tutela del proprio Monte ed auspica un interesse collettivo, affinché si possa raggiungere la forza necessaria per riscoprire la bellezza che la natura e la storia hanno generosamente donato all’uomo.
E’ possibile firmare la petizione attraverso due canali:
– Online clicca il link
– Cartaceo: Caffè Nannini, Cet VivilBosco e Parco Suburbano.
Di seguito l’elenco delle associazioni che aderiscono al Comitato Salviamo il Bonifato:
Salviamo Il Bonifato, Laurus Ambiente, Vivilbosco Alcamo, Lipu Sicilia, Legambiente Circolo Sen. Ludovico Corrao, Fare Ambiente Alcamo, Archeoclub Alcamo, Libera Alcamo, Club Alpino Italiano Sottosezione Castellammare del Golfo, Club Alpino Italiano Palermo, Salviamo il Castello di Calatubo, Consorzio Giona Nexus Palermo, Gruppo fedeli devoti alla Madonna dell’Alto Alcamo, Agesci Gruppo Scout Alcamo 1, Agesci Gruppo Scout Alcamo 2, Agesci Gruppo Scout Partinico 2, Fiab Sezione di Alcamo, ASD Atala ofmega Alcamo, ASD MTB Alcamo, ASD Bike, For Fun Alcamo, ASD Ciclelite Alcamo, Gruppo Trekking AAA-Alcamo, Archeologici dell’università di Granada – progetto europeo di ricerca sull’archeologia MEMOLA- MEditerranean MOntainous Landscapes.