È vero che un bicchiere di vino rosso aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari?
La risposta è sì!
È vero che un bicchiere di vino rosso allunga la vita?
La risposta è no!
Il vino è una bevanda di natura alcolica ottenuta per fermentazione del fruttosio contenuto nell’uva ad opera di alcuni batteri.
Il vino contiene una serie di sostanze, tra cui il resveratrolo e altri polifenoli, che sono ampiamente riconosciute come sostanze antiossidanti. Come funzionano i polifenoli nel nostro corpo? In primo luogo, è necessario ricordare che le LDL (lipoproteine presenti nel sangue che trasportano la maggior parte del colesterolo ai tessuti) sono molto suscettibili all’attacco da parte dei radicali liberi dell’ossigeno. Quando questo attacco si compie, le LDL vengono ossidate, e questo evento è una delle cause dei processi di alterazione e restringimento delle arterie, processi associati a un maggior rischio di malattie cardio-vascolari. I polifenoli concorrono a limitare i danni ossidativi, perchè si sacrificano catturando i radicali liberi che andrebbero altrimenti a colpire le LDL. Un’altra importante funzione positiva dei composti polifenolici consiste nel limitare la formazione di particolari sostanze (leucotrieni, prostaglandine..), che accompagnano l’aggregazione delle piastrine. Come conseguenza, il rischio di coaguli e di trombi (aggregati solidi formati da vari componenti del sangue) diminuisce. Ancora, i polifenoli favoriscono la dilatazione dei vasi sanguigni. Tantissime le proprietà benefiche dei polifenoli, ma occorre precisare che la quantità di tali composti in un bicchiere di vino rosso è alquanto modesta e ben lontana dal poter fare miracoli. Bisogna invece ricordare che un’altra componente del vino è l’alcol, un veleno per il nostro organismo che possiede ben tre vie metaboliche che concorrono ad eliminare l’alcol ingerito.
Ciò cosa vuol dire? Che se in un bicchiere di vino rosso sono contenute delle sostanze che possono far bene al nostro corpo, ne sono contenute anche altre che sono tossiche per il nostro organismo. Quindi il vino rosso fa bene in piccole quantità perché contiene quei mitici polifenoli, ma fa male in quanto bevanda alcolica.
Il buon senso ancora una volta deve guidarci: con un bicchiere di vino rosso non ci ammala di certo di cirrosi epatica ma nemmeno si può sperare di vivere più a lungo. Dunque la domanda da porsi potrebbe essere un’altra: questi polifenoli contenuti nel vino si possono assumere mediante qualcos’altro che non sia alcolico? In maniera molto banale, potremmo cercare gli stessi resveratroli del vino nell’uva nera e in generale frutta e verdura sono le fonti più intelligenti di polifenoli.
Dunque il vino rosso è sì buono, ma gli elisir di lunga vita vanno sempre ricercati nel banco dell’ortofrutta!
Adriana Cilia – Biologo Nutrizionista
Gianfranco Pipitone – Biologo Nutrizionista