ALCAMO – Il presidio di Libera di Alcamo “Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta” esprime, attraverso una nota, tutta la propria indignazione sull’incendio doloso che ha colpito Monte Bonifato nei giorni scorsi.
“Ci avevamo creduto e avevamo tanto sperato che il peggio fosse passato. Ormai Monte Bonifato era già stato pesantemente colpito e sembrava che nulla potesse accadere al malato in convalescenza che ancora doveva riuscire a riprendersi per tornare a crescere verde e rigoglioso. Non potevamo pensare, il 2 giugno scorso, che il nostro tentativo di spronare l’ente gestore della riserva (Libero Consorzio di Trapani) attraverso un sit in pacifico in montagna avrebbe dovuto sortire un effetto immediato per evitare che tutto si ripetesse. Siamo passati quindi da parole di speranza e di positività a parole di condanna e di quasi “cordoglio” per il nostro Monte Bonifato.
Come presidio e come singoli individui non possiamo fare altro che esprimere la nostra indignazione sul vile atto criminale che si è consumato nei giorni scorsi ad Alcamo.
Le motivazioni che stanno alle spalle di tale gesto doloso spesso sono riconducibili ad interessi personali di pochi, che di certo non mettono in primo piano il rispetto per l’ambiente e il rispetto del prossimo attraverso la tutela della cosa pubblica. Tutto ciò non fa che accrescere la nostra indignazione ma con essa anche la nostra voglia di riscatto. Per questo motivo da questo momento in poi non possiamo che essere ancora più determinati nella battaglia per riportare il nostro polmone verde in condizioni di sicurezza e pronto per poter tornare ancora più rigoglioso di prima.“