In tutta l’Italia il partito dell’amore sembra aver perso il suo appeal, infatti, le elezioni, in moltissime città, hanno detto “si” a coloro che erano stati accusati di essere cattivi e pieni d’odio. Anche in Sicilia il partito dell’amore ha steccato e non ha ben amoreggiato con i cittadini che hanno detto “si” ai partiti indicati dall’uomo dell’amore come truffatori e traditori. Cosa ci dice la tornata elettorale in Sicilia? I risultati mostrano che la nostra regione fa storia a sé; infatti, mentre nelle altri parti dell’Italia hanno vinto candidati legati a coalizioni interne al centrosinistra e candidati alternativi, tranne in rari casi, in Sicilia hanno vinto candidati che vedono a proprio sostegno PD e Terzo Polo (FLI-UDC-API-MPA) e raramente Sinistra e Libertà o Italia dei valori. La Sicilia anticipa le parole di D’Alema che vuole subito un patto con l’UDC di Casini. In Sicilia c’è una spiegazione politica data dai fatti: qui si è creata, già da tempo, una coalizione che vede uniti PD-MPA-Terzo polo. Oltretutto, in Sicilia ci sono Sinistra e Libertà e IDV che estremamente lottano contro l loro stessa parte politica, cosa che, invece, non è avvenuta in altre parte d’Italia in cui hanno fatto tesoro dell’appoggio di queste forze.
Altra caratteristica della Sicilia è la presenza di un politico che tutti osteggiano e criticano, ma che poi risulta essere l’unico che fa vincere le coalizioni, ancora oggi che il suo Governo è in forte crisi. Lombardo, che sicuramente pecca di cinismo e di politica legata a vecchie strutture culturali, ancora oggi diviene personaggio decisivo.La Sicilia vedrà mai candidati alternativi e credibili?