ALCAMO – L’ex Assessore all’Economia e Personale uscente della Giunta Bonventre ha indirizzato una lunga lettera aperta al Commissario straordinario Arnone nella quale si fa un riferimento dettagliati sullo squilibrio finanziario in cui versa in Comune di Alcamo. Nella stessa, oltre ad augurare un buon lavoro ad Arnone, Manno avanza delle idee, da libero cittadino, su come riuscire a recuperare risorse utili per il comune.
“Gentile Dott. Arnone,
intanto mi scuso con la s.v. se è mancata da quando si è insediato come Commissario Straordinario del Comune di Alcamo, la possibilità di incontrarLa anche per un breve saluto e qualche considerazione sulla situazione del comune di Alcamo afferente le deleghe di mia competenza (Economia e Personale).
Sulla situazione finanziaria del Comune di Alcamo..
Già purtroppo nella segnalazione di squilibrio del 24/12/2014 (adottata questa dalla Ragioneria del Comune senza nessun confronto con la Giunta e, in particolare, senza informare ne Sindaco ne Assessore all’Economia) senza nessun numero e con blocco della spesa, ed inviata alla Giunta subito dopo lo scambio di auguri con il dirigente nella stanza del sindaco alla vigilia di Natale 2014 ed in quella del 30/12/2014 contenente stavolta i numeri richiesti con perentorietà dallo scrivente sentito il sindaco Bonventre, si intravedeva quella che ho subito intravisto come qualcosa di quantomeno “affrettato” da parte della ragioneria… La segnalazione del 30/12/2014 conteneva già errate quantificazioni del presunto squilibrio:
- Riduzione del contributo sul precariato pari ad € 1.000.000,00, subito rivelatosi non sussistente nei giorni successivi come subito certificato dal Dirigente del Personale Dott. Cascio;
- Il costo del personale assunto nella sua quantificazione storica quando invece (e lo dimostrano le previsioni di bilancio 2015), è stato ridotto di circa 750.000 euro dietro precisa indicazione dello scrivente in qualità di Assessore al Personale;
- I 5 milioni di squilibrio di questa nota infatti dopo appena 26 giorni sono diventati 3 milioni senza adozione di alcun provvedimento da parte della Giunta Bonventre;
- La sanzione per lo sforamento del patto 2014 assunta in misura pari a 1.200.000 subito ridotta nei mesi successivi di circa 1 milione;
In sostanza quindi dei 5 milioni di cui alla predetta nota vennero subito a mancare entro 30-45 successivi:
- riduzione di 1.000.000,00 contributo precariato;
- riduzione costo del personale 750.000,00;
- Sanzione patto 2014 da 200.000,00 a circa 200.000,00 con miglioramento del presunto squilibrio di circa 1.000.000,00.
Il presunto squilibrio di 5.000.000,00 del 30/12/2014 era già quindi in realtà 2.250.000,00.
Da rilevare che in questa nota non si parla ancora del Fondo crediti di dubbi esigibilità che ha fatto la sua apparizione non appena è stato chiaro che lo squilibrio segnalato era in realtà meno della metà di 5 milioni.
Quanto sopra è solo un breve riassunto non esaustivo del continuo “sali e scendi dei milioni” degli ultimi sei mesi cui la Giunta Bonventre ha dovuto assistere di fronte ai numeri forniti giornalmente o settimanalmente dalla Ragioneria del Comune di Alcamo.
La Giunta Bonventre tra l’altro a gennaio 2015 si è rifiutata di adottare una delibera quale atto di indirizzo dove si sarebbe dovuta obbligare ad aumentare le tasse di 1,5 milioni, condizione questa posta dalla Ragioneria per sbloccare la spesa (il dirigente fu appositamente convocato presso il palazzo di vetro e disse ciò alla presenza dell’intera giunta e del segretario generale), in nome della supremazia della politica sulla burocrazia ed in ossequio al chiaro indirizzo politico del consiglio comunale del 04 e 05/09/2014 che aveva emendato al ribasso le aliquote massime della TASI che la Ragioneria aveva imposto come indispensabili per riequilibrare il bilancio (la storia si ripete).
A gennaio 2015 la Giunta Bonventre aveva dato chiare indicazioni politiche alla Ragioneria:
– No aumento tasse;
– taglio di tutte le voci di spesa possibili (a gennaio quando la maggior parte delle spese non erano impegnate e tale lavoro risultava molto più agevole) anche in % tale da consentire di avvicinarsi all’equilibrio di bilancio. Questi tagli, fattibili per circa 1,5 milioni, furono avallati dal Rag. Alesi e respinti dal Dirigente della Ragioneria;
– Recupero tributi, entrate urbanistica e recupero crediti.
Queste le chiare indicazioni politiche che chi scrive ribadiva giornalmente al dirigente anche con frasi colorite e scherzose (ne cito una a mò di esempio): “Dott…….., mancu mi fannu trasiri in consiglio comunale se vado a chiedere l’aumento della TASI”.
Detto quanto sopra e scusandomi di questa lunga premessa e sottolineando che adesso sono un normale cittadino che ritiene quale suo dovere civico quello di dare un contributo utile a questa sessione di bilancio, Le volevo segnalare con l’occasione dove si può attingere per recuperare ulteriori risorse, non inventandomi nulla e anzi, attingendo dal repertorio professionale del Dirigente della Ragioneria (vedasi nota dello stesso del 23/01/2012, prot. 841, dove prospetta ipotesi di recupero dello “stellare Squilibrio di 6.750.000,00 del 2012”, mi consenta la battuta per alleggerire):
- Riduzione di € 500.000,00 della spese del personale Titolo 1 – Intervento 1, nei limiti delle disposizioni contrattuali, previo accordo con le OO.SS….(cfr. nota del 23/01/2012, prot. 841). Con esclusione ovviamente di ipotesi di “macelleria sociale” del tipo riduzione orario di lavoro del personale contrattista, indispensabile ormai per il buon funzionamento della macchina comunale, che semmai va impiegato meglio e fatto lavorare dove realmente serve a pena si di licenziamento in caso di rifiuto al prossimo rinnovo contrattuale.
Una manovra finanziaria deve essere equa e come tale percepita dalla cittadinanza, che solo se si rende conto di una effettiva e giusta ripartizione dei sacrifici può accettare ancora qualche leggero incremento della tassazione….i sacrifici vanno ripartiti tra tutti gli attori e non scaricati sempre sulle case dei contribuenti alcamesi!
Le trasmetto altresì la personale amarezza mia, per il fatto di non aver potuto festeggiare in maniera più degna la festa della Patrona di Alcamo, constatando purtroppo, dati alla mano, che la spesa 2014 (quando non c’era blocco della spesa) è analoga a quella del 2015 e che l’unica spesa tagliata (lo dico con grande amarezza) è stato solo quella per la festa della Patrona di Alcamo.
Mi consenta una ultima annotazione e richiesta sullo stato dell’arte della rotazione dei dirigenti, chiarissimo indirizzo politico da attuare dato anche per iscritto al Segretario Generale.
Le auguro buon lavoro.
Antonino Manno
Assessore all’Economia dal 04/03/2014 al 08/06/2015
Assessore al Personale dal 19/03/2015 al 08/06/2015″