Basta gettare fango sulla questione Tonnara. La replica del Coordinamento Mare Libero Scopello.

foto scopelloCASTELLAMMARE DEL GOLFO. Una vera e propria macchina del fango è stata messa in moto sulla questione Tonnara, sostengono i componenti del Coordinamento Mare Libero Scopello. Il riferimento arriva anche in occasione alle ultime dichiarazioni dell’architetto Iano Monaco, apparse sul Giornale di Sicilia del 9 settembre scorso.

I volontari, che difendono il diritto di accesso al mare di Scopello, ribadiscono che chiunque può avere il diritto di criticare la manifestazione del 6 settembre per il libero accesso al mare della Tonnara, purchè non diffonda falsità.

ScopelloEcco la replica all’articolo comparso ieri:

– È falso infatti, come viene affermato, che noi vogliamo trasformare la Tonnara in uno stabilimento balneare, anzi tutt’altro: stabilimento balneare la Tonnara purtroppo lo è già di fatto, e per di più abusivo, come risulta dell’ordinanza del giudice di Trapani del 30.07.15.
– È falso altresì che noi intendiamo “dismettere” l’attuale gestione della Tonnara ( “forse per sostituirsi ad essa”!), in quanto noi non abbiamo alcun interesse a ciò, nè potremmo in alcun modo aspirarvi in quanto non proprietari di quote della Tonnara. Gli ormai ex amministratori, peraltro, sono già stati rimossi dal giudice per irregolarità amministrative e contabili e sostituiti con tre amministratori giudiziari, e gli incartamenti inviati alla Procura della Repubblica per verificare l’esistenza o meno di rilievi penali.
– La nostra decennale battaglia, come è noto a tutti ha al centro il diritto di libero accesso al mare, seppur regolamentato, che è stato scippato ai cittadini in violazione della Legge,nonché la difesa e il rispetto della Tonnara dalle mire speculative degli ex amministratori che ne vogliono fare, essi sì, un resort esclusivo con spiaggia privata.
Altro che “spazio prezioso e unico” e “rispetto della sua storia di fatica”!

Infine, il Coordinamento Mare Libero di Scopello sottolinea quanto “ingiustamente” è stato riportato in altre occasioni sempre in riferimento alla questione dell’accesso al mare di Scopello e ai diversi tentativi di gettare fango e screditare i tanti volontari che negli anni stanno lottando per un diritto comune.

Quanto poi alle “sterili battaglie di retroguardia” e alle illazioni sui fini “ben diversi da quelli ufficialmente dichiarati”, lasciamo perdere: si tratta di puro fango già ampiamente diffuso sul web e sulla stampa dagli ex amministratori con toni e linguaggio del tutto analoghi. Dopo Zanna di Legambiente adesso il testimone degli interessi privatistici è passato a qualcun altro, che speriamo abbia accettato solo perché “male informato”!

 

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Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.