Il gioco delle tre carte di Bucca, Armao e Zanna sulla questione dell’accesso pubblico al mare della Tonnara di Scopello.

faraglioni Scopello maggio 2015_1In ogni società che si rispetti ci sono dei ruoli e delle parti che vanno correttamente interpretati e recitati. Sulla questione, ampiamente affrontata dal nostro quotidiano, riguardante l’accesso libero al mare della Tonnara di Scopello, invece, c’è chi preferisce indossare costumi e maschere diversi a seconda della circostanza.

Tra questi figuranti troviamo l’attuale Presidente del Consiglio Comunale di Castellammare del Golfo, Mimmo Bucca, l’ex Assessore Regionale, Gaetano Armao e Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia.

Il primo, Bucca, ricopre una carica istituzionale che, da prassi, è da considerare super partes. Questo ruolo, viene, invece, interpretato da Bucca, in taluni casi a dovere, in altri, come nel caso della Tonnara, in modo inter partes. La questione sarà affrontata, proprio oggi pomeriggio, durante la seduta ordinaria del Consiglio Comunale di Castellammare del Golfo, grazie all’interrogazione dei consiglieri dell’opposizione (Palmeri, Cruciata S., Labita, Norfo, Asaro, Di Bartolo, Fausto, Motisi e Ancona) che argomenteranno in merito ad alcuni “controlli amministrativi di competenza comunale sull’attività di impresa svolta dalla comunione tonnare scopello e guzzo e dalla società Errequadro s.r.l”. L’interrogazione verterà anche sui rapporti della suddetta società con l’attuale Presidente del Consiglio Comunale, Mimmo Bucca.

A chiarire maggiormente i rapporti tra Bucca e l’attività d’impresa svolta all’interno della Tonnara arriva, in maniera impeccabile, la memoria difensiva del legale del Comune di Castellammare del Golfo, Claudio Calafiore, nel procedimento al TAR. Nel documento viene riportato che l’ex tecnico della Comunione null’altro è che l’attuale Presidente del Consiglio Comunale di Castellammare geom. Domenico Bucca che ha partecipato alla riunione del 30/04/2015 presso la soprintendenza, che ha accompagnato il Foderà (ex amministratore della Comunione) negli uffici per accesso agli atti e si è astenuto quando il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la volontà di garantire un accesso pubblico controllato e regolamentato al mare.

Questo rapporto lavorativo pregresso, tra l’altro, non è l’unico legame del Presidente del Consiglio con la proprietà della Tonnara. Infatti, sempre come riportato nella memoria difensiva del Comune, la moglie di Bucca si trova ad essere la proprietaria, al 50%, dell’immobile dato in comodato d’uso gratuito alla società Errequadro (quest’ultima satellite della Comunione per operazioni esclusivamente commerciali come la vendita dei biglietti, il booking e gli eventi).

Fin qui nulla di rilevante se al discorso non si aggiunge che la sorella della consorte del Presidente del Consiglio Comunale si trova ad essere impiegata come dirigente regionale presso la Soprintendenza di Trapani. Anche lei, tra l’altro, risulta tra i presenti alla riunione tenutasi alla soprintendenza di Trapani il 30/04/2015 quale dirigente del settore paesaggistico (e non quello relativo ai beni monumentali). Quest’ultimo risulta, inoltre, essere la responsabile di diversi importanti atti della vicenda Tonnara, compresa quella riguardante la diffida del 10/07/2015 che chiedeva al Comune di non emettere ogni atto dovuto a tutela degli interessi di sua competenza per la tutela del demanio e della fruizione del mare, e questo per tutela specifica, solo ed unicamente della “trattativa”, non essendo ancora, dopo diversi mesi, pervenute delle decisioni della rispettata comunione (che sia dal 1874 al 2010, che dal 2010 ad oggi, in realtà, non ha mai voluto stipulare alcun accordo o convenzione di alcun tipo neanche con la rispettosissima soprintendenza).

Dati che di fatto evidenziano il forte legame della famiglia Bucca con i proprietari della Tonnara. Ragione per la quale non appare così immotivata, o priva di senso, la richiesta di dimissioni dal ruolo di Presidente del Consiglio Comunale, presentata dall’opposizione, in quanto il Presidente non è più garante di quel ruolo imparziale.

Ma Bucca non è l’unico politico a stare dalla parte della privatizzazione della Tonnara: con lui c’è anche un nome eccellente della politica siciliana ovvero quello dell’ex Assessore Regionale, Gaetano Armao. Quest’ultimo, tra le altre cose, considerato uno dei politici più influenti del panorama siciliano e tra i migliori esperti di diritto amministrativo. L’ex Assessore, in questa vicenda, entra in duplice veste sulla questione: da un lato, rappresenta il legale della proprietà della Tonnara nel procedimento al Tar e, dall’altro, si appassiona a fare l’opinionista scrivendo alcuni articoli su dei quotidiani a favore della chiusura, e quindi della privatizzazione, dell’accesso al mare della Tonnara di Scopello.

Ed infine, chi poteva mancare in questa splendida commedia tutta siciliana?! Naturalmente l’ambientalista! Ecco che, a difesa della chiusura dell’accesso al mare, arriva anche il direttore regionale di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna. Quest’ultimo, sciorinando parole di fuoco nei confronti di coloro che, da anni, si battono per l’affermazione di un principio e di un diritto, previsto dalla legge, riguardante quel minimo di accesso pubblico al mare (si badi bene, regolamentato e controllato) senza il pagamento di un “dazio”, in quanto “ambientalista”afferma: “Bisogna fermare questi nuovi vandali del Comune di Castellammare che vogliono continuare a sfregiare la bellezza”.

I riflettori sul palco della vicenda ‘Tonnara di Scopello’, adesso, sono completamente accessi. In scena sono andati proprio tutti: attori, registi, mecenati e faccendieri. Adesso, si attende solo la decisione del TAR Sicilia che è prevista nel mese di maggio del 2016.

Nell’attesa dei togati, è opportuno ribadire che in questo “teatrino” ci sono anche coloro che la loro parte l’hanno sempre interpretata correttamente con la schiena dritta e con coraggio: il Coordinamento Mare Libero di Scopello (che comprende tantissime associazioni locali), il Comune di Castellammare del Golfo, il Sindaco, il responsabile del terzo settore e alcuni consiglieri comunali che non si sono fatti tirare la giacchetta da nessuno. Loro non hanno mai indossato nessuna maschera, la loro posizione è stata chiara sin dall’inizio e con coraggio la porteranno avanti fino a vincere la battaglia, nell’interesse di affermare un diritto collettivo.

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Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.