Sembrava andare tutto bene, la scelta era condivisa e avrebbe dato un segnale di reale impegno, ma si intromise la “politica”, che richiedeva spazi vitali per far sì che la buona amministrazione si trasformi in consensi, quindi via i tecnici e avanti i politici.
Questo il Presidente Lombardo lo ha capito, infatti ha rilasciato dichiarazioni che vanno nella direzione su detta; Lombardo ha parlato di rimpasto di Governo, che, per chi segue la politica, significa l’inizio di un Governo tutto politico, andando incontro alle richieste dei partiti della coalizione che lo sostengono. Il Presidente ha tenuto a precisare che, se ci sarà rimpasto, sarà lui a decidere e dirigere le manovre; inoltre ha sottolineato che il suo Governo ha ottime possibilità di arrivare a fine legislatura e che cadrà solo se lui si dimettesse, ma non vede la ragione perché questo accada.
Forse per scongiurare questo, ultimamente, Lombardo ha rinsaldato i rapporti con Casini (UDC), ma anche forse per nostalgia, visto che da sempre legato alle memorie di Scelba, politico della DC, vede nell’UDC il suo passato e il suo futuro. Anche se sarebbe meglio ricordare a Lombardo cosa è successo all’ex Presidente della Regione, Cuffaro, quando ha stretto rapporti ottimi con Casini.