Ad Erice proibiti i souvenir che ritraggono la mafia anche se ironicamente

ERICE. Il Sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, accoglie la proposta dell’assessore Alberto Venza e proibisce la vendita di souvenir riguardanti la mafia in tutta la città. L’assessore giustifica tale decisione con le continue sollecitazioni a lui pervenute da diversi personaggi celebri, che hanno visitato il bellissimo borgo medievale e hanno trovato equivoci tali oggetti. Dunque proibita l’esposizione e la vendita di oggetti, magliette e gadget che prendevano in giro la presunta mafiosità insita nel siciliano. Vigileranno le forze dell’ordine e la polizia municipale che puniranno i trasgressori con multe che potranno arrivare sino alla somma di  500 euro. Una restrizione, che se anche salvaguardasse il territorio ericino dagli equivoci, è abbastanza sui generis e limitata alla sola cittadina; a pochi metri di distanza, nella vicina Trapani, le vendite potranno continuare ugualmente, almeno che la decisione di Tranchida non coinvolga altri sindaci.

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Simona De Simone, psicologa e psicoterapeuta. Divoratrice instancabile di libri e del buon cibo. Appassionata di scrittura e mamma di Alqamah sin dal principio.