Da tempo si verificavano casi di furti di carburante a danno delle aziende operanti tra Marsala e Petrosino, così i Carabinieri di Marsala, in particolare i militari del Nucleo Operativo diretti dal Ten. Federico Minicucci, avendo intensificato i controlli e dopo un’operazione d’indagini condotte con estrema professionalitò, sabato scorso, nel corso della notte, sono arrivati all’arresto, per furto aggravato in concorso in danno della Marsala Petroli di via Florio, di 4 cittadini di nazionalità romena residenti a Marsala, ovvero CIUBOTARU Gabriel, di anni 30, NASTASE Eugen, di anni 27, e le rispettive compagne CIUBOTARU Liliana, di anni 31, e STEREA Oita, di anni 23.
I fatti: I militari dell’Arma hanno notato un’autovettura sospetta con a bordo i 4 soggetti, tra cui hanno riconosciuto il Ciubotaru, già noto per i suoi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. A questo punto hanno organizzato un articolato pedinamento suddividendosi in più squadre, in quanto non era da escludere che i quattro stessero per commettere un’azione delittuosa. L’attività si concludeva con esito positivo: poco dopo, la macchina su cui viaggiavano veniva nuovamente notata nelle aree di sosta di piazza Pizzo, ma con le sole due donne. I Carabinieri, allora, le hanno tenute sotto controllo a distanza fino a che sono salite a bordo e si sono dirette verso via Mario Gandolfo, ove hanno parcheggiato come se facessero da palo ed aspettassero qualcuno.
Considerato che proprio in quella zona si trovano diverse aziende con depositi di carburante, mentre un’aliquota di militari seguiva le donne, un’altra pattuglia effettuava un giro nella zona alla ricerca dei loro compagni. Grazie a questo controllo, allora, i Carabinieri accertavano che un cancello di un’area in disuso attigua la Marsala Petroli era stato forzato ed entravano per individuare i due malfattori. Percorsi pochi metri dall’ingresso, dunque, seguendo un forte odore di benzina nell’oscurità della notte, i militari si sono trovati davanti ad un furgone con il portellone posteriore spalancato e pieno di barili e recipienti molto capienti che venivano riempiti grazie ad un tubo realizzato con delle manichette antincendio. Seguendo la traccia della conduttura artigianale per quasi 200 metri con un visore notturno in dotazione al reparto, i militari giungevano fino al muro di cinta confinante con l’azienda di carburanti, appurando che il tubo vi era stato fatto passare sopra e terminava il suo percorso oltre lo stesso, fino a dove vi erano i silos di stoccaggio della Marsala Petroli. Proprio in quel momento, allora, i Carabinieri notavano due uomini camminare su una pensilina e ritornare verso il furgone, ove una volta giunti venivano bloccati ed identificati nel Ciubotaru Gabriel e Nastase Eugen. A questo punto, l’altra gazzella fermava anche le due donne e tutti venivano accompagnati nella caserma di via Mazara. Una volta giunti negli uffici della Compagnia, i militari dell’Arma ricostruivano le varie fasi dell’azione delittuosa: come accertato grazie al pedinamento effettuato, pertanto, i 4 malviventi si erano divisi in quanto le due donne con la macchina dovevano fare da palo e controllare che nessuno potesse disturbare l’azione delittuosa in atto, mentre gli uomini dopo aver preso un furgone, appositamente noleggiato e parcheggiato nelle immediate vicinanze dell’azienda, si erano introdotti in un’area in disuso ad essa confinante e, dopo aver sottratto le manichette antincendio utilizzate in caso di emergenza, avevano realizzato un unico tubo artigianale per riempire i barili grazie alle pompe integrate nei silos di stoccaggio del carburante, riuscendo ad asportare – fino all’intervento dei Carabinieri – circa 5000 litri.
Conclusi gli atti di rito ed acquisita la denuncia del proprietario dell’azienda, i 4 sono stati tratti in arresto per furto aggravato in concorso e tradotti, la stessa mattina di sabato, presso il Tribunale di Marsala per la convalida dell’attività svolta ed il contestuale giudizio con rito direttissimo.
Al termine dell’udienza, il Giudice lilybetano ha convalidato l’operato dei Carabinieri ed ha applicato loro la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Marsala, aggravandola con l’ulteriore divieto di uscire dalle rispettive abitazione dalle ore 20 alle ore 8.