Il pm della Procura di Trapani Massimo Palmeri , prossimo procuratore di Enna, ha querelato per diffamazione i suoi colleghi pm Paci e Del Bene per il loro intervento durante il processo per il delitto Rostagno nonché i giornalisti che hanno riportato ciò che i magistrati hanno detto in aula
Da un passo della requisitoria dei pm al processo per l’uccisione di Mauro Rostagno a Trapani ha preso le mosse una controversia tra magistrati. Se ne occuperà il gip di Caltanissetta davanti al quale compariranno il 27 novembre i pm Gaetano Paci e Francesco del Bene e i giornalisti Rino Giacalone, Gianfranco Criscenti e Salvatore Gaetano Liotta. Tutti e cinque sono stati querelati dal magistrato Massimo Palmeri, recentemente designato procuratore di Enna da parte della commissione incarichi direttivi del Csm, e dalla moglie Anna Maria Navarra. Durante la requisitoria, di cui i cronisti avevano riferito nei resoconti del dibattimento, Paci e Del Bene avevano ricordato che la moglie del magistrato era stata docente in un corso di formazione organizzato dal circolo Scontrino di Trapani, poi individuato come sede della loggia massonica Iside 2. La circostanza, indicativa secondo i pm di collegamenti tra la massonerie deviata e gli ambienti trapanesi, era emersa durante l’audizione di un investigatore e poi riportata nella sentenza per il delitto Rostagno. La Procura di Caltanissetta ha già chiesto l’archiviazione della querela ma Palmeri e la moglie si sono opposti. Da qui l’udienza camerale davanti al gip.