Altro scafista tratto in arresto dal personale della sezione criminalità straniera della Squadra Mobile di Trapani. Il suo nome è Chor Mohammed , nato in Senegal il 01/01/1990. L’accusa è di favoreggiamento aggravato all’immigrazione clandestina.
L’arrestato è stato riconosciuto da migranti che erano a bordo della M/N Dignity I dell’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere – Spagna. Attraccata il 14 Novembre alle ore 8.00 presso il Molo Sanità del porto di Trapani. Tra i 308 migranti uno di esso era senza vita, deceduto per cause naturali.
Il personale della squadra mobile al fine di arrestare gli scafisti, come detto sopra, ha raccolto informazione tra i migranti, che davano versioni univoche dei fatti: “I migranti riferivano di essere partiti la notte tra il lunedì ed il martedì scorso dalla costa libica, a bordo di un gommone in precarie condizioni, che ha continuato ad imbarcare acqua per tutto il periodo della navigazione.
Aggiungevano che, per il viaggio, avevano pagato una somma in Dinari ad un mediatore libico, pari a circa 1500 euro cadauno.
Infine, riconoscevano Mohammed CHOR nato in Senegal il 01/01/1990, come colui che aveva condotto l’imbarcazione dalla partenza fino al soccorso, la stessa persona alla quale i libici consegnavano una bussola ed un telefono satellitare.
Per questi motivi Mohammed CHOR veniva posto in stato di fermo ed, al termine delle formalità di rito, associato presso la casa circondariale di Trapani a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente (PM Dr. A.Norzi).
Dall’inizio dell’anno, quello di Mohammed CHOR è il sesto fermo posto in essere nei confronti di uno scafista, frutto di una strategia che la Procura della Repubblica e la Questura (tramite la Squadra Mobile per gli aspetti investigativi e l’Ufficio Immigrazione presso il quale operano qualificati mediatori culturali), stanno consolidando nel contrasto all’immigrazione clandestina”.