Trapani ricorda le vittime degli attacchi terroristici, “rispondiamo a chi vuole solo morte con la vita”
di Giulia Giacalone
Si è svolta anche a Trapani, ieri pomeriggio, una manifestazione di solidarietà e vicinanza al popolo francese, in seguito agli attacchi terroristici di venerdì scorso. La manifestazione, organizzata dal PD e dal PSI, ha visto la partecipazione di una cinquantina di persone. La manifestazione è iniziata con la deposizione di candele davanti il monumento dei caduti a Piazza Vittorio Veneto e subito dopo è iniziato il corteo che, silenziosamente, ha raggiunto Palazzo Cavaretta, sede del consiglio comunale. Il corteo, una volta arrivato a Palazzo Cavarretta, ha deposto il tricolore francese e subito dopo vi è stato il lancio dei palloncini da parte di alcuni bambini. “Noi del Partito Democratico e del Partito Socialista-afferma Francesco Brillante-siamo scesi in piazza per dire no alla paura con il coraggio. É un modo per reagire a questi infami attacchi terroristici che mettono a serio rischio la nostra sicurezza, la nostra comunità. Noi rispondiamo agli atti di morte con la vita”. Della stessa opinione, l’onorevole Nino Oddo il quale ha commentato così: ” Che questa manifestazione sia un segnale importante per dimostrare che questa nostra città, che è una città di frontiera, è assolutamente sensibile alla vicenda storica che l’Europa sta vivendo in questo momento”
Che questi momenti siano di monito ai governi nazionali e internazionali affinché capiscano che é necessario cambiare la nostra società e sostituirla con una diversa idea di convivenza universale, fondata sugli stessi valori che oggi sono stati attaccati in Francia: libertà, uguaglianza fratellanza. La guerra é dentro la nostra società, dentro il nostro quotidiano, dentro il nostro modello di sviluppo. Tanta la rabbia e la delusione nei confronti dei governi che non hanno saputo proteggerci. Non sono necessarie altre spedizioni di guerra, ma é necessario costruire la pace e fermare la spirale di violenza e di follia umana. In il diritto, le libertà, il dialogo, la solidarietà, la cooperazione, la costruzione di una difesa comune europea. Non é più il tempo per le ipocrisie. Il razzismo e i predicatori d’odio vanno fermati per impedire che paura e violenza dilaghino, e in particolare deve essere contrastata la deriva politico culturale che spinge l’Europa verso un ritorno al passato, dove innalzare muri e indicare lo straniero, il rifugiato, il migrante come nemico serve solo per raccogliere consensi e nulla più.