TRAPANI. Il Giudice per le indagini preliminari di Palermo ha riconosciuto l’esistenza di gravi indizi di colpevolezza e il reale pericolo di reiterazione del reato , nei confronti di due minorenni B.F. e B.M., entrambi classe 1998, emettendo il provvedimento restrittivo della libertà personale e con ciò avvalorando il minuzioso lavoro investigativo svolto dagli inquirenti, particolarmente dei poliziotti della Squadra Volante ed i Carabinieri della Stazione di Trapani che hanno ricostruito ben sette episodi verificatisi a Trapani ed Erice tra il 2014 ed il 2015, fino al recentissimo mese di novembre scorso, in cui i due fratelli minorenni, si sono resi protagonisti di gravi condotte delittuose; nonostante siano giovanissimi la lista di precedenti di polizia è ragguardevole: risultano indagati in ordine ai reati di rapina aggravata, lesioni personali aggravate dalla circostanza di avere agito per futili motivi, nonché per diverse ipotesi di furti aggravati in abitazione, in attività commerciale, di ciclomotori, oltre che per lo scippo di una catenina d’oro ai danni di una donna. Gli inquirenti della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri con azione sinergica per ogni ipotesi e dopo oculata attività di indagine, hanno individuato i due minorenni come responsabili, denunciandoli all’Autorità Giudiziaria e in alcuni casi arrestando in flagranza di reato i loro complici maggiorenni, per un tentato furto aggravato presso un esercizio commerciale sventato nella notte del 15 ottobre scorso dal tempestivo intervento delle volanti di Trapani o come nel caso di uno scippo avvenuto l’11 novembre scorso in cui il B.M. veniva individuato dai Carabinieri di Trapani.In esecuzione della misura della custodia cautelare in carcere per i due si sono spalancate le porte dell’Istituto Penale Minorile di Palermo per ivi rimanere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
