La fiera dell’artigianato di Rho è un appuntamento che si ripete da vent’anni proponendo in esposizione le tipicità di ogni luogo del mondo: molti la chiamano fiera dei cinque continenti, proprio per la presenza di espositori da ogni dove. I padiglioni ospitano espositori provenienti dall’Africa e dal medio Oriente, America, Asia, Europa mentre il più ampio spazio è dedicato all’Italia, che propone stand per ogni singola regione.
Negli anni scorsi la parte da leone era riservata alla produzione artigianale di ricami e prodotti tipici come le ceramiche e quant’altro fatto artigianalmente appunto; da un paio di anni invece gli espositori sono in maggioranza quelli di tipicità culinarie ed agro-alimentari. Il logo di quest’anno della fiera è:”20 anni di storia e di storie”, per ricordare appunto il ventennale. I padiglioni dell’Italia quest’anno erano dall’1 al 4. La Sicilia da sola occupava metà del padiglione due, una presenza cospicua dunque, con rappresentate un po’ tutte le province siciliane, con una bella presentazione audiovisiva all’ingresso, appena fuori dal padiglione, che mostrava le bellezze paesaggistiche e storiche, con una bella citazione della palma nana della riserva dello Zingaro.
Molti gli stand dei produttori di pistacchio di Bronte, delle arance di Ribera, tantissimi di dolciumi e street-food, specialmente panelle e arancine ieri che ricorreva S.Lucia. Ceramiche di Caltagirone, e coralli di Trapani, olive, formaggi e conserve provenienti un po da tutte le province. Per il nostro territorio alcuni espositori di Alcamo, Castellammare e Partinico: aziende agricole e produttori di olio extravergine. Una bella vetrina di eccellenze del territorio, presentate con cura e gentilezza dagli espositori che hanno offerto assaggi e degustazioni anche olfattive di grande suggestione, evocative dei luoghi da cui provengono i prodotti.