Il portavoce di Articolo 21, ex deputato, eletto a capo della Fnsi, succede a Santo Della Volpe
La Fnsi ha deciso alla fine di non cambiare modello. A presidente della Fnsi ha eletto un giornalista sul campo, Beppe Giulietti, giornalista della sede Rai di Venezia, a cui è toccato succedere ad un altro giornalista sul campo, Santo Della Volpe, prematuramente scomparso la scorsa estate. E proprio a Della Volpe, primo segno di continuità fornito da Giulietti, è stato intestato lo sportello antiquerele della Federazione nazionale della Stampa. Giulietti è stato eletto oggi a Roma nel corso del Consiglio nazionale del sindacato unitario dei giornalisti italiani, riunitosi nella sala “Walter Tobagi”. Giulietti ha raccolto 78 preferenze (la maggioranza qualificata prevedeva almeno 72 voti) ed è stato eletto alla prima votazione: 20 le schede bianche, 2 le preferenze andate a Stefano Tallia e a Paolo Butturini, un voto per Giovanni Negri e una scheda nulla. Nato a Roma il 19 ottobre 1953, dopo aver studiato tra Venezia e la Capitale, dove si laurea in Lettere, Giulietti entra in Rai nel 1979 vincendo il primo concorso che l’azienda decise di bandire per giornalisti praticanti. Nella sede del Veneto inizia la carriera sindacale che lo porta a fondare il “Gruppo di Fiesole” e a diventare segretario dell’Usigrai, il sindacato di base dei giornalisti del servizio pubblico radiotelevisivo. Dopo il suo impegno nella Federazione della Stampa ha anche rivestito ruoli politici, come parlamentare in commissione di Vigilanza sul servizio pubblico televisivo e in commissione Cultura della Camera. Da sempre impegnato in difesa di una comunicazione libera e trasparente, è stato tra i fondatori dell’associazione Articolo 21.
“Ho accolto l’appello di amici e colleghi a candidarmi a presidente della Federazione della stampa con l’idea di mettermi a disposizione di una squadra che punti a rinnovare il sindacato dei giornalisti”, ha detto Giulietti nel suo intervento in Consiglio nazionale. “Ringrazio tutti, chi mi ha votato e chi ha deciso di manifestare le sue perplessità in modo serio. Auspico che il confronto, anche quando sarà aspro, si mantenga sempre rispettoso delle persone”. “Una scelta di altissimo profilo. E di straordinaria caratura. Con l’elezione di Beppe Giulietti a Presidente, la Fnsi sceglie un progetto riformatore. Sceglie di costruire il futuro sulle solide basi dell’art.21 della Costituzione”. Così l’Esecutivo Usigrai commenta l’elezione di Beppe Giulietti a presidente Fnsi avvenuta questa mattina. “La strada scelta è tracciata nella storia sindacale, politica, associativa e di impegno sociale di Beppe Giulietti. La capacità di includere, anche chi per storia e cultura è più distante. La coerenza sulle regole, senza distinzioni né deroghe. Il no ai bavagli, di qualunque colore e provenienza. La presenza costante al fianco delle giornaliste e dei giornalisti di frontiera, minacciati, sotto scorta. I valori della solidarietà, per mettere al centro gli ultimi, gli invisibili, per illuminare le periferie. La centralità della Rai Servizio Pubblico, libera e autonoma dal controllo dei partiti e dei governi. Alla Presidenza Fnsi, Giulietti raccoglie il testimone di Santo Della Volpe, con il quale insieme diedero vita all’associazione Articolo21, e al quale oggi va ancora una volta il saluto commosso di tutte le giornaliste e i giornalisti della Rai”. All’amico Beppe Giulietti anche gli auguri di buon lavoro di questa redazione. “Abbiamo partecipato – dice il direttore responsabile della testata Rino Giacalone – con convinzione alla petizione che settimane addietro è stata lanciata per sostenere la candidatura a presidente della Fnsi di Beppe Giulietti. Siamo certi che la sua attenzione partirà dalle periferie del nostro Paese dove ogni giorno ci sono episodi che calpestano la professione giornalistica, l’informazione, il dovere di servire i cittadini che reclamano a gran voce il diritto ad essere correttamente informati”.