Insediata oggi Antonella De Miro, nel suo curriculum anche il ruolo svolto da commissario al Comune di Castellammare del Golfo
Il segno che si coglie oggi nell’ambiente istituzionale siciliano è quello di una certezza nella ripresa del percorso di contrasto alle mafie. E questo grazie all’arrivo a Palermo del nuovo prefetto, Antonella De Miro. Un nome importante per la stagione di rinnovamento che per un periodo è stata condotta grazie a lei a Castellammare del Golfo quando fu a capo della commissione ministeriale che sostituì gli organi politico e amministrativi del Comune dopo lo scioglimento per inquinamento mafioso (nella foto è con don Ciotti durante un incontro a Castellammare). Oggi l’insediamento a Palermo dove ha preso il posto del prefetto Francesca Cannizzo, travolta dallo scandalo che ha principalmente investito la sezione delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo. “Non colgo – ha detto il neo prefetto di Palermo – l’inverno nei palazzi del potere, io amo la primavera. L’amministrazione – ha detto De Miro – ha portato qui il prefetto Cannizzo perchè aveva e ha stima di lei. E’ stata lei a chiedere, con senso di responsabilità, di lasciare Palermo nell’interesse dell’amministrazione”. Per il neo prefetto “Palermo ha fatto la storia delle misure di prevenzione. Tutto è partito da Palermo, la storia della lotta alla mafia è nata qui e si fa qui. Se oggi la mafia e il braccio militare è scompaginato questo è merito di Palermo. Ieri, come primo appuntamento ufficiale dal mio insediamento, ho partecipato alla commemorazione di Piersanti Mattarella che ha pagato con un prezzo altissimo il suo progetto di cambiamento della Sicilia. Io credo che questo sangue versato sia stato un seme fertile – ha detto ancora – sono ferite ancora aperte che sono patrimonio, una storia, che appartiene non soltanto alla Sicilia ma a tutto il Paese. Ieri nel pomeriggio ascoltando un coro di bambini al teatro Massimo, ho pensato che l’antimafia, la voglia di cambiamento sono proprio loro. Ed ha proseguito in occasione ancora del suo odierno insediamento incontrando i giornalisti: “Arrivare a Palermo ( dove era stata prefetto vicario nel 2003) è stato inaspettato. Ho con questa terra e questa città un rapporto d’amore viscerale. Sognavo di potere tornare qui da prefetto, mi ero convinta che sarei rimasta fuori, invece inaspettatamente sono qui con questa grande emozione”. Di origini catanesi, il prefetto De Miro arriva da Perugia dopo essere stata prefetto a Reggio Emilia (dal 2009 al 2014). In Sicilia per la prefettura di Agrigento ha coordinato la commissione di accesso ispettivo antimafia nei comuni di Santa Margherita Belìce, Ribera e Favara, e il gruppo ispettivo dell’ente Acquedotto del Voltano. Nel marzo del 2000 ha assunto l’incarico di vicario della prefettura di Enna, e nel gennaio 2001 quello di vice prefetto vicario di Messina.