Quanto è importante farsi le coccole in una coppia? Quale valore assume “giocare ad amarsi?” Nella vita di un rapporto di coppia, accade di frequente che uomo e donna vivano il linguaggio della tenerezza maggiormente durante i primi tempi (mesi, anni) di frequentazione, peraltro, tempi in cui la sessualità tende ad essere vissuta con maggiore intensità ed entusiasmo. Coccole, effusioni, sguardi d’amore, carezze, messaggini romantici, piccoli regali, ecc. ecc. ecc… l’elenco potrebbe continuare all’infinito, come sono infiniti i gesti d’amore che una persona può esprimere nei confronti di un’altra persona. Allora, perché la propensione alla tenerezza tende a scemare nel corso del tempo? Il periodo iniziale di un rapporto di coppia è il periodo della scoperta, dell’idealizzazione dell’altro, dell’innamoramento “folle”, in cui tutto tende ad apparire celestiale, così come il partner viene percepito come la migliore persona al mondo. Entrambi i partner, più o meno inconsapevolmente, cercano di relazionarsi come delle persone perfette, prive di difetti, mettendo da parte determinati aspetti reali di sé. Col tempo, la coppia si va conoscendo sempre più all’interno di un piano di realtà, dove emergono le differenti abitudini i differenti punti di vista, spesso generativi di stupore e di conflitto. Inevitabilmente, entrambi i partner vanno uscendo dalla fase di idealizzazione dell’altro e ciò porta con sé anche degli strascichi relazionali, come la trasformazione del linguaggio della tenerezza, che comincia ad essere penalizzata nel tempo. Tuttavia, non bisogna dimenticare che ognuno di noi è una persona normale con pregi e difetti, così come il partner non potrà mai incarnare in toto il nostro ideale di persona, ma non per questo non merita la nostra tenerezza! Un’altra minaccia alla tenerezza, è rappresentata dalla miriade di cose che intasano la nostra mente durante la giornata: lavoro, pulizie di casa, preoccupazione per i figli, il conto in banca, la fame di internet, la puntata in tv piuttosto che la partita, e tutte le dipendenze che ci attraversano e che percepiamo come assolutamente normali. Minacce che giorno dopo giorno ci allontanano dal partner il quale, col tempo, rischia di diventare per noi “un elemento come tutti gli altri”. Alimentare il linguaggio della tenerezza, dà alla coppia la possibilità di scoprirsi quotidianamente nei sentimenti, di nutrire l’amore maturo, di accettarsi reciprocamente nella realtà del rapporto, di sentire costantemente il piacere di stare insieme nella quotidianità. La tenerezza vera implica l’abbandonando dei rimpianti di quegli amori ideali che tendono ad albergare nella nostra mente, forse come via troppo semplice per una immaginaria felicità, ma che ci allontanano dal nostro partner reale. La tenerezza è comunicazione del rispetto, dell’amore e della stima reale (e non ideale) che abbiamo per il partner, quindi è gratuita, non necessariamente dobbiamo pretendere che sia sempre ricambiata. Per quanto detto, possiamo dedurre che anche la sessualità in una coppia ha la sua base di partenza nella tenerezza, trascurarla implica inevitabilmente il rischio di un calo dell’eros. Non ci sono controindicazioni alla tenerezza, anzi, con essa il piacere è dietro l’angolo.
Fabio Settipani
Psicologo – Psicoterapeuta