CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Protocollo d’intesa per l’istituzione del “Contratto di Fiume e di Costa San Bartolomeo e Punta di Solanto”, tra il Comune di Castellammare del Golfo (Ente capofila) e i Comuni di San Vito Lo Capo, Custonaci e Buseto Palizzolo.
Lo scopo è quello di avviare “azioni strategiche integrate per il risanamento delle acque e per la riqualificazione e lo sviluppo socio economico del territorio ricadente nei bacini idrografici di questi Comuni”.
“Ritengo che la mia amministrazione e quelle dei Comuni di Buseto Palizzolo, Custonaci e San Vito Lo Capo, debbano avviare azioni coordinate per la sicurezza dei territori, il risanamento delle acque e – afferma il sindaco Nicolò Coppola – più in generale una riqualificazione territoriale ed ambientale dei bacini idrografici, intervenendo attraverso azioni congiunte nell’ottica della sostenibilità inducendo effetti socio economici positivi e sinergici”.
Il protocollo sarà sottoscritto mercoledì 3 febbraio alle ore 11:00 nella sala giunta di Palazzo Crociferi. Il contratto “Contratto di Fiume e di Costa” sarà sottoscritto in modo da avviare “azioni strategiche integrate per il risanamento delle acque e la sicurezza del territorio che verranno gestite in sinergia con il libero consorzio comunale, l’assessorato Territorio ed Ambiente e il dipartimento regionale di Protezione Civile”.
“I bacini idrografici individuati e ricadenti nel contratto di fiume e di costa rappresentano un territorio nel quale valenze, ma anche criticità ambientali e socio economiche complesse, sono già riconosciute ma ancora non pienamente affrontate. Gli interventi da eseguire nei bacini non sono solo quelli relativi alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico ma anche quelli riguardanti l’inquinamento del suolo, delle acque e dell’aria, la fruibilità turistica ed ambientale dei siti, l’uso sostenibile della risorsa idrica, la valorizzazione di tutta l’area – spiega in conclusione il sindaco Nicolò Coppola -, con interventi che ne esaltino anche le caratteristiche storiche e naturalistiche proprie dei luoghi, avviando uno sviluppo socio economico sostenibile”.