L’Onorevole Ruggirello e Giacomo Sucameli non potevano non sapere che mettendo il nominativo di Benenati sul tavolo della reggenza, presieduta dall’onorevole Ferrara, sarebbe risuonata come una cannonata nella notte…!
Ma perché portare un nominativo come quello dell’ avvocato Benenati sapendo che avrebbe portato sicuramente ad uno scontro/rottura?
Sì, so a cosa state pensando: nella domanda è già presente la risposta.
Osserviamo, comunque, i due punti di vista: i piddini “originali”, quelli nati storicamente con il Pd, dicono che il nominativo dell’avvocato Benenati è troppo di destra e la sua storia politica non potrebbe mai convincere l’elettorato di centro-sinistra, non solo, a farlo votare ma neanche a votarlo.
L’altro punto di vista è quello dei nuovi entrati, l’Onorevole Ruggirello e Giacomo Sucameli, che potrebbero affermare: la nostra storia è quella del centro-destra quindi le personalità che potevamo proporre, per la competizione alle primarie di partito, erano quelle vicino al nostro elettorato chiaramente di centro-destra.
Il ragionamento non farebbe una piega.
C’è da dire anche un’altra cosa… fino a martedì scorso, l’avvocato Benenati, non aveva fatto intuire nessuna passione per il Pd alcamese e se per puro caso dovesse saltare fuori la tessera fatta in quel di Campobello di Mazara, questa tesi si rafforzerebbe.
Diciamolo decisamente: non è amore.
In molti pensano: la candidatura di Benenati è stata messa sul tavolo solo per portare un po’ di scompiglio per poter rompere i fragili equilibri all’interno del Partito Democratico. A qualcuno, forse, non convince la candidatura alle primarie di Vincenzo Cusumano.
Se qualcuno nel Pd pensava di vincere facile… preparatevi a scalare le montagne!