E’ iniziato ieri il progetto “Integra Vita – storie Confronto” che vede coinvolti un gruppo di ragazzi vitesi e un gruppo di migranti, beneficiari dello SPRAR di Vita. L’iniziativa mira, attraverso la sperimentazione teatrale, a favorire il processo di integrazione attraverso una conoscenza reciproca, stimolando la cooperazione e la solidarietà dei due gruppi.
Un percorso della durata di 6 incontri, durante i quali verrà utilizzato il metodo del Teatro dell’Oppresso, elaborato da Augusto Boal, che usa il teatro come mezzo di conoscenza e trasformazione della realtà interiore, relazionale e sociale. E’ un teatro che rende attivo il pubblico e serve ai gruppi di “spettattori” per esplorare, mettere in scena, analizzare e trasformare la realtà’ che essi stessi vivono. Gli incontri si svolgeranno con cadenza settimanale nella sede comunale di Palazzo Daidone (Piazza San Francesco) a Vita e avranno la durata di 3 ore ciascuno.
Il laboratorio, totalmente gratuito per i partecipanti, è curato da Sara Manzo. Al termine del periodo laboratoriale, in accordo con il gruppo, verrà realizzata una performance o uno spettacolo di Teatro Forum, ispirato dalle storie emerse durante il percorso.
Il progetto rientra nelle attività della rete “I colori del mondo”, che comprende i centri SPRAR gestiti dal Consorzio Solidalia nei comuni di Marsala (ente capofila), Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci, Paceco e Vita. Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR), attivo in Italia dal 2001, è composto da un network di Enti locali che, con il prezioso contributo delle realtà del terzo settore, realizzano interventi di accoglienza per quanti arrivano sul territorio italiano in cerca di protezione internazionale.