Oltre 30 mila a Messina per la XXI giornata della memoria e dell’impegno. Don Ciotti: “Mafia e corruzione parassiti della società”. Foto. Video

DSCN4154MESSINA. Oltre 30 mila, soprattutto giovani, ieri hanno invaso Messina per la XXI giornata della memoria e dell’impegno in memoria delle vittime innocenti delle mafie. In contemporanea circa 350 mila persone si sono ritrovate nelle piazze di diverse città d’Italia.

Il lungo corteo guidato dai familiari delle vittime innocenti delle mafie e da Don Luigi Ciotti, anima e simbolo di Libera, ha attraversato tutta la città fino a Piazza Duomo in cui sono stati letti tutti i nomi.DSCN4158

Presenti anche una delegazione del presidio di Libera “Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta” di Alcamo, il presidio di Libera “Piersanti Mattarella” di Castellammare del Golfo e la 4° Afm con 3 rappresentanti di istituto del I.T.E.T. “G. Caruso” di Alcamo accompagnati dalle insegnanti Maria Stella Calafiore e da Stefanina Labruzzo.

DSCN4161Parole che suonano come macigni quelle di Don Luigi Ciotti che dal palco, ha commosso tutti ricordando gli studenti erasmus che nei giorni scorsi hanno perso la vita in un tragico incidente stradale in Catalogna.

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I ragazzi di Alcamo

“Non c’è giustizia senza verità. – ha tuonato Vincenzo Agostino al fianco di Don Luigi Ciotti – Siamo qui per voi, – ha affermato Don Ciotti – per i familiari delle vittime, siamo qui per tutti voi giovani. Abbiamo sempre più bisogno di una società che ci riconosca uguali come cittadini. DSCN4163

Le mafie sempre di più hanno imparato a sopravvivere ai cambiamenti della società: mafia e corruzione sono parassiti della società. Non sono corpi estranei ma un corpo che noi alimentiamo. Un saluto particolare- ha sottolineato – a chi oggi è arrivato dall’Argentina, dalla Tunisia e dal Messico.”DSCN4167

“Oggi penso ai testimoni di giustizia, in particolare ad Ignazio Cutrò, al loro coraggio e al loro impegno. Penso a chi combatte la mafia e apre i negozi in beni confiscati in Calabria e qui in Sicilia. Siamo e saremo sempre al fianco dei familiari delle vittime; significative le parole di giustizia di Angela Manca e di Vincenzo Agostino che oggi vive sotto scorta. Abbiamo bisogno di verità, di tanta verità.”

DSCN4152“Penso ai beni confiscati. La confisca – continua Don Ciotti – oggi è uno strumento non ancora usato nel modo migliore ma è fondamentale, anche con tante difficoltà ha un valore fondamentale nel contrasto alle mafie. Un saluto ai magistrati, a Nino Di Matteo che oggi non è potuto venire ma ci ha mandato unaDSCN4149 lettera, ai giornalisti di periferia minacciati che raccontano con passione e coraggio, agli insegnanti, a chi non è qui ma si trova nelle maggiori piazza d’Italia a seguire la diretta.” Sulle polemiche che riguardano l’antimafia ha sottolineato: “Attenti, qui si fa più la guerra all’antimafia che alla mafia. Dalle accuse circostanziate ci si può difendere, da quelle generiche si può parlare, dalle diffamazioni ci difenderemo in tribunale. Bisogna affrontare con coraggio ogni salita e difenderci dalle diffamazioni. La memoria – conclude – deve diventare davvero impegno DSCN4151quotidiano.”

La Giornata nazionale della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie è stata approvata all’unanimità al Senato della Repubblica, quindi istituzionalizzata, adesso passerà alla Camera.DSCN4146“Penso ai colleghi, agli amici e alle decine di famiglie che ho conosciuto nei tanti anni di magistratura che soffrono un dolore insopprimibile per l’assenza dei loro cari: è importante  – ha scritto il Presidente del Senato Piero Grasso sul suo profilo Facebook – che l’Italia intera DSCN4246dedichi loro un giorno per onorarne la memoria, e 365 per portarne avanti l’esempio con l’impegno quotidiano.”

Presenti tra gli altri il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, il Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, il padrone di casa Renato Accorinti Sindaco di Messina, tanti sindaci siciliani e della vicina Calabria, oltre alle autorità religiose e militari. DSCN4196Tantissimi giovani, scout, ragazzi delle scuole, bambini, tutti uniti per ricordare le tantissime vittime innocenti della crudeltà mafiosa.

DSCN4197La Presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi ai cronisti ha sottolineato che “le mafie hanno cambiato volto ma bisogna continuare su questa strada. Oggi va combattuta con le nuove armi che abbiamo a disposizione. Uccide meno ma fa affari e inquina. Tutte le istituzioni sono in piena collaborazione perché non ci possiamo dividere sul tema della mafia, va combattuta insieme. Le famiglie delle vittime innocenti delle mafie non sono sole, abbiamo un grande debito nei loro confronti. DSCN4238Questa di oggi non è una presenza formale, è giusto stare al fianco di Libera e al fianco di Don Ciotti”. E in particolare ai microfoni di Alqamah.it ha risposto sul caso Saguto:

Il Caso Saguto, rappresenta una pagina nera per l’antimafia siciliana

DSCN4205“Si, rappresenta una pagina nera ma che è stata portata alla luce e che ha trovato le istituzioni pronte non solo a reagire ma già pronte a cambiare. Sul caso Saguto verranno accertate le responsabilità penali dei soggetti ma è stato anche il frutto di alcune debolezze del sistema al quale la Commissione Antimafia aveva già lavorato. Infatti oggi abbiamo un nuova legge.”DSCN4199

Oggi il sistema funziona correttamente?

“Aspettiamo che il Parlamento approvi definitivamente il disegno di legge che abbiamo presentato insieme ad Iniziativa Popolare. Credo che adesso sono state introdotte delle regole che avrebbero reso le cose più complicate e forse impedito che avvenissero questi episodi.”

Queste regole sono arrivate forse un po’ in ritardo

DSCN4228“No, perché  quanto mi riguarda mi ci sono messa subito a lavorare …”

Forse si poteva fare meglio in passato …

“Si, probabilmente si …”

Il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta ai cronisti ha dichiarato: “Oggi qui a Messina lanciamo un messaggio forte. In Italia, in Sicilia c’è Libera, c’è Don Ciotti. Loro rappresentano un baluardo nella lotta contro le mafie perché vicini ai testimoni, ai familiari delle vittime ma in particolare perché svolgono un azione di legalità senza precedenti. La lotta alla mafia – ha sottolineato ad Alqamah.it – non si fa solo nei tribunali, ma anche nella società cercando di sottrarre soldati all’esercito delle mafie. L’antimafia oggi deve restare unita, ci possono essere posizioni diverse ma bisogna lottare insieme.”DSCN4230

DSCN4174Il Sindaco di Messina Renato Accorinti rispondendo alle domande dei cronisti ha sottolineato che “è stato davvero molto importante  la presenza di quasi 500 familiari di vittime innocenti delle mafie. Questo abbraccio collettivo vuol dire tanto. Da questa giornata meravigliosa in cui Messina fa vedere il suo vero volto abbiamo imparato molte cose. DSCN4239Oggi c’è una società civile organizzata, la vera vittoria è questa discussione e questa grande presenza in piazza. Ma chiediamo – ha concluso – aiuto alle istituzioni, soprattutto nel campo educativo, come faceva Don Milani. Come Sud chiediamo più infrastrutture, più servizi, aeroporti e lavoro.”DSCN4175

Infine l’abbraccio collettivo dei bambini delle scuole e degli scout a Don Luigi Ciotti che con un sorriso ha ascoltato tutte le loro richieste. Questo 21 marzo, primo giorno di primavera, è stato il 21 marzo dei giovani. In Sicilia a pochi passi dalla Calabria e contemporaneamente in tutto il DSCN4183Paese i ragazzi di Libera hanno dimostrato che “ponti di memoria, luoghi d’impegno” non è solo lo slogan della giornata, ma una promessa in nome di tutte le vittime innocenti delle mafie. Perché non esistono vittime di serie A e vittime di serie B.

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.