La Procura di Trapani ha chiesto il rinvio a giudizio per il patron dell’Ustica Lines. L’anno scorso i mezzi navali si fermarono per la disputa con la Regione sui contributi non erogati. Domani il varo di un maxi catamarano, ma il ministro Del Rio cancella la sua presenza
L‘udienza preliminare dinanzi al gup è stata già fissata per i prossimi giorni di aprile. La Procura di Trapani con il pm Marco Verzera ha chiesto il rinvio a giudizio per l’armatore Vittorio Morace quale presidente, all’epoca dei fatti, della società di navigazione Ustica Lines. Di recente l’anziano armatore ha ceduto il comando della compagnia al figlio, Ettore. L’accusa contestata a Morace senior è quella di avere interrotto un servizio di pubblica necessità, nello specifico i collegamenti con le isole Egadi. La vicenda risale proprio all’anno scorso quando di questi giorni la compagnia di navigazione sospese i collegamenti con le Egadi per evidenziare la mancanza da parte della Regione dell’erogazione delle somme dovute , rientranti nelle cosiddette tratte sociali. Seguì un vero e proprio braccio di ferro, i collegamenti furono ripresi, ma ad oggi il bando per l’assegnazione delle rotte agli aliscafi, a differenza di quello per i traghetti, non è stato esitato, ed i collegamenti navali veloci restano soggetti alle ordinanze che vengono prorogate. L’Ustica Lines nell’aprile scorso decise di fermare i propri aliscafi da e per le Egadi sostenendo che “i collegamenti venivano effettuati in assenza di liquidazioni delle spettanze da parte della Regione” trattandosi di servizio pubblico reso alla comunità, la Regione, per contratto avrebbe dovuto erogare i relativi compensi. In una conferenza stampa Morace, con il suo legale, avvocato Franco Campo, spiegò che non si trattava solo di ritardi nei pagamenti ” ma di una volontà precisa da parte della Regione di non volere stipulare il contratto (e quindi di non procedere al pagamento di quanto dovuto), annullando la gara aggiudicata all’Ustica Lines in via definitiva”. I collegamenti allora operati, fermati e poi ripresi, venivano resi in base a ordinanze. E rispetto all’ allora prevedibile azione penale, che poteva essere esercitata, come poi in effetti è accaduto, il presidente Morace così diceva già a sua difesa: “L’Ustica Lines non ha alcun obbligo giuridico di assicurare il servizio, nel momento in cui la Regione non solo si è rifiutata di sottoscrivere il contratto, ma ora ha avviato le procedure di annullamento del bando. Peraltro, l’eventuale obbligo di garantire un servizio pubblico non può essere tale da comportare il fallimento di una Società e noi non siamo più nelle condizioni di assumere ulteriori esposizioni bancarie, tra l’altro in assenza di qualsiasi prospettiva di pagamento di quanto dovuto dalla Regione”. Per la Procura invece le cose non stanno in questo modo, Ustica Lines sarebbe stata pienamente consapevole di dovere garantire quel servizio pubblico, tanto che poi i collegamenti sono ripresi, anche in assenza di risposte positive dalla Regione. Ed oggi le cose non sembrano cambiate. Ma la tempesta di rapporti tra Ustica Lines e la Regione pare non esistere più tanto che domani i più autorevoli rappresentanti del Governo regionale saranno in città, a Trapani, per inaugurare il maxi catamarano costruito nel cantiere della Ustica Lines, il “Gianni M”. E’ stata annunciata la presenza del Governatore Crocetta ma anche quella dell’assessore alle Infrastrutture Pistorio, madrina del varo sarà il sottosegretario Simona Vicari. Cancellata invece la presenza annunciata del ministro Del Rio che a Trapani avrebbe dovuto venire a discutere di “autorità portuale”. sembra che i rapporti dell’Ustica Lines con il Governo ed i suoi rappresentanti siano cambiati, non ci sarebbe più la tempesta di una volta, tanto che domani a inaugurare il nuovo catamarano della compagnia, il “Gianni M”, dicono il più grande al mondo, e c’è sicuramente da crederci, verranno il governatore Crocetta, l’assessore alle Infrastrutture Pistorio e sopratutto il ministro alle Infrastrutture Del Rio mentre madrina del varo sarà l’on. Simona Vicari, sottosegretario nel governo Renzi.