Ieri mattina al “Marconi” di Alcamo la lista “La Tua Città” ha presentato il proprio candidato a Sindaco di Alcamo Alessandro Calvaruso. Ad introdurre Giuseppe De Blasi che ha spiegato l’idea di città che ha lista: “la città non appartiene al Sindaco o agli assessori ma è un qualcosa che appartiene a tutti e se non rinunciamo ognuno ad un pò della nostra libertà non possiamo convivere con gli altri, quindi se vogliamo vivere bene in questa città bisogna rispettare alcune regole. L’armonia può essere raggiunta se la città è ben amministrata perché per esempio si vive con animo positivo in una città dove non ci sono strade malconce”. Infine un invito agli avversari politici: “confrontiamoci evitando l’insulto e tutto quello che è successo nella scorsa tornata elettorale, a noi interessa un dialogo costruttivo e civile”. Poi è intervenuta la consigliera Vario che ha elogiato l’operato di Calvaruso come consigliere comunale e prima come assessore. Altro intervento è arrivato da Giovanni Geloso in rappresentanza dei Comitati Civici: “un’idea è bella ma poi ci si imbatte in un’istituzione che da sempre la stessa risposta, cioè non si può fare senza spiegare però le motivazioni, per questo nascono i comitati civici per annullare quelle regole non scritte della politica che non permettono alle idee di essere realizzate”.
A chiudere gli interventi naturalmente quello di Calvaruso che ha ringraziato tutti: “perché avete scelto di starci vicino nonostante la bella giornata che ispirava una bella passeggiata e mare invece di stare qua, e vorrei ringraziare chi mi sta vicino supportandomi e chi ha collaborato al programma che non è il libro dei sogni, ma la concretezza di ciò che si può fare”.
Cosa fare?
- riorganizzazione del personale: “Abbiamo solo un’idea: di fare uscire fuori dal comune i fannulloni. Non permetteremo ancora una volta di elargire produttività a chi in questo comune ha fatto solo danni. Negli ultimi 8 anni ci sono stati più di 160 pensionamenti e questo personale non è stato sostituito. La nostra idea è di togliere la produttività al personale che non lavora, per permette un processo di formazione del personale precario perché saranno il futuro del Comune di Alcamo, se questi si fermano la “macchina” del Comune si ferma”. Calvaruso poi affronta il caso delle esternalizzazioni ” che certe volte vanno bene altre no come per la gestione dei posteggi, no un soggetto esterno ma utilizzare i precari”.
- implementazione del piano anticorruzione: ” quando la macchina amministrativa non funziona bene le attività produttive non possono funzionare bene, quindi è un ufficio che va potenziato con alcune figure professionali competenti, ma sopratutto alla rotazione delle figure dirigenziali non indispensabili perché a volte quando si ricopre per molti anni determinati uffici è come se si diventa padroni, noi padroni non ne cerchiamo”.
- informatizzare il Comune. “Ci sono due aspetti dell’informatizzazione del Comune: uno riguarda la trasparenza degli atti, perché informatizzando il Comune c’è più garanzia per il cittadino che alcune pratiche nel tempo non si perdano e due le aziende e i cittadini non comunicheranno più con il comune con la carta, i processi burocratici in questo Comune hanno fatto più danni della corruzione”.
- “Ci occuperemo del patrimoni comunale perché ad oggi noi non abbiamo conoscenza di esso, magari si troveranno beni da alienare e beni da valorizzare” e in riferimento all’edilizia scolastica chiederemo una rivisitazione di tutti gli edifici scolastici per aver una certezza che i nostri figli studino in piena sicurezza”, infine sul problema che la fa da padrona in tutte le campagne elettorali cioé l’Ospedale di Alcamo Calvaruso informa che “sono stati interpellati esperti di sanità non politici per non dire la solita favola del nuovo ospedale ma parlare di potenziamento dell’ospedale attualmente esistente che non è tutto di competenza del comune, ma esso potrà fare la sua parte creando dei servizi nelle aree adiacenti l’ospedale”.
- Infine visto che Alcamo non è riuscita a rientrare nell’ambito di finanziamenti europei “è necessario accorpare all’ufficio Europa un ufficio che si occupi di progettazione, perché ad ogni occasione non possiamo trovarci non preparati”.