“Non lascio”. Il Sindaco Coppola si difende in Consiglio Comunale

DSCN4399CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Si è svolto ieri pomeriggio a Castellammare un consiglio comunale surreale. Presenti tutti i consiglieri ad esclusione di Foderà. Un Consiglio molto partecipato e decisamente teso. Tensione prima e dopo il consiglio. Rissa sfiorata all’esterno dell’aula consiliare di Palazzo Crociferi tra alcuni cittadini. Curiosa una massiccia presenza di anziani che hanno riempito gran parte dell’aula.

È subito il Sindaco che prende la parole e che si difende: “Sicuramente siamo in un momento particolare per la nostra democrazia. Questa lettera con le dimissioni dei consiglieri di opposizione è frutto di un anomalia. Non è arrivata in comune, quindi al sottoscritto, ma soltanto agli organi di stampa. A questo punto penso di avere il diritto di commentare il contenuto.” Esordisce il Sindaco Coppola che appare molto infastidito, tanto da alzare in più volte la voce durante il suo intervento. “Fino ad oggi – continua – ho sempre messo al primo posto il lavoro, e mi reputo una persona seria. Sono sempre disponibile e aperto ai cittadini 20 ore su 24. Il comune è sempre aperto e senza filtri. Adesso questa cosa mi si sta rivoltando contro.DSCN4402 Per quanto riguarda i fatti in questione ho appreso degli arresti da un giornalista e trovandomi fuori paese non ho capito subito quale fosse il distributore di carburante, in realtà un deposito di carburante agricolo. Questo ha creato un putiferio. Come ho avuto modo di spiegare già nei giorni scorsi si trattava solo di un certificato, un parere di compatibilità urbanistica per un impianto presente già dal 1975. Il reato che ho commesso è quello di parlare sempre con tutti i cittadini e di essere disponibile. Questo mi si contesta. Ripeto che è giusto favorire le ditte sequestrate, ed è quello che abbiamo cercato di fare nei limiti della legge, infatti loro (gli arrestati, ndr) si lamentavano di questo. L’opposizione, con questa missiva, ha sfruttato questa vicenda per una valutazione politica. Loro parlano di “fallimento politico” e di “deriva amministrativa”, certamente bisogna commentarli i fatti politici.” Così inizia a elencare le varie opere e le varie motivazioni. Ma poi, accusato di essere andato fuori tema da alcuni consiglieri,  alza la voce e sottolinea con forza: “Il Sindaco non lascia questo paese. Il Sindaco farà il suo dovere. Io non me ne vado per qualcuno che ha detto una stupidaggine di questo tipo. Io non lascio!” ha quasi urlato ottenendo anche qualche applauso dalla platea.

“Oggi  – continua Coppola – ad essere messa in discussione in maniera incredibile è la correttezza di questa amministrazione. Con senso di responsabilità io devo dare delle risposte ai cittadini, e lo farò fino alla fine. Soffrirò fino alla fine se è necessario. Non c’à nessuna deriva, questo Comune è impermeabile alla mafia ed è efficiente.”

DSCN4405Il Consigliere Giacomo Asaro nel suo intervento definisce il consiglio “patetico e drammatico”: “nessuno mette in dubbio la correttezza di Nicola Coppola ma fino ad oggi abbiamo detto tante mezze verità. Ma tante verità non fanno la verità.  Fino ad oggi ha detto pochi “si”, molti “vediamo” e quasi nessun “no”. Noi a Castellammare abbiamo bisogno di un Sindaco, non di un confessore. Per questo motivo trovo giusto e doveroso il passo indietro.”

A difesa del Sindaco Coppola il consigliere Giuseppe Cruciata che sottolinea “un operato impeccabile da parte dell’amministrazione. Non dobbiamo continuare a buttare fango sulla nostra Città. Per questo invito i colleghi di opposizione a ripensare alle dimissioni. Il comune in questo momento ha bisogno del nostro sostegno.”DSCN4404

Angelo Palmeri invece parla di questione morale: “oltre alla vicenda giudiziaria che in questo caso non riguarda il comune, rimane la nostra preoccupazione e crediamo che questa amministrazione abbia perso la guida della macchina amministrativa. Non possiamo più restare in silenzio. Le dimissioni sono un gesto di generosità nei confronti dei cittadini.”

Daniela Blunda sottolinea quanto espresso dal Sindaco: “Questo è un consiglio comunale libero da condizionamenti. Qui la mafia non entra. Parlate di dimissioni? Ma a che gioco state giocando? Io vi chiedo di tornare sui vostri passi perché dobbiamo difendere l’integrità e il ruolo del consiglio comunale.”

Maurizio Paradiso invece rimarca per le dimissioni, per lui rivolte soltanto “al bene del paese.” “Noi abbiamo bisogno di un Sindaco Amministratore, quindi, se non lo sa fare, vada via” ha infine espresso rivolgendosi direttamente al Sindaco Coppola impassibile e circondato dalla sua giunta.

DSCN4413Laura Ancora invece ritorna sui lavori del cimitero e sulla presunta fornitura di cemento per gli ultimi lavori: “Per il bene del paese e per senso di responsabilità sono convinta che dobbiamo tutti rimettere il mandato. Dalla stampa apprendiamo, cito un virgolettato apparso su un giornale online (si tratta del nostro articolo pubblicato ieri), lascia pochi dubbi circa l’interferenza della famiglia mafiosa all’interno dei lavori pubblici del cimitero di Castellammare del Golfo, quindi credo sia fondamentale fare chiarezza.”

Ivano Motisi, forse il consigliere più atteso ieri sera, ha sottolineato quando detto nei giorni scorsi “noi abbiamo l’obbligo di discutere questi argomenti nella sede naturale, il consiglio comunale. Per il resto ripeto che trovo irresponsabile togliere il ruolo di controllo alla città. Per questo presenteremo una DSCN4419mozione di sfiducia.” Una mozione di sfiducia che difficilmente passerà e che sicuramente causerà qualche malumore politico e soprattutto ad essere in bilico probabilmente ci sarà anche qualche poltrona da assessore. Ma questo si vedrà nei prossimi giorni.

A difesa del Sindaco Coppola anche Lorena Di Gregorio che ribadisce la volontà di “andare avanti, con il nostro supporto per il bene della Città.”

Stefano Cruciata invece spiega che “il nostro comunicato non si fonda sulle ultime vicende ma sull’operato dell’amministrazione negli ultimi tre anni, questa è stata solo la scintilla finale. Parliamo di questioni etico morali. Per questo ribadiamo la nostra posizione.”

Giuseppe FaustoDSCN4423 invece aggiunge che “è come in una squadra di calcio, se la squadra perde una partita e non riesce a reagire va via l’allenatore, non la squadra.”

Nel frattempo fuori iniziano i primi dibattiti che per poco non sono sfociati in una rissa tra cittadini. Piccole accuse che hanno reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine presenti in aula. Poco dopo un altra interruzione, un anziano si è sentito male ed è stato necessario l’intervento dei sanitari del 118, che ha causato la sospensione del consiglio per qualche minuto. Dopo la breve pausa il Sindaco Coppola ha letto una nota del Responsabile del 3° settore, l’Ingegnere Simone Cusumano, ed ha elencato le imprese che hanno effettuato i lavori e le forniture di cemento al cimitero. “Tutte le imprese in elenco – spiega il Sindaco leggendo l’elenco – confermano che nessuno dei soggetti arrestati ha fornito cemento per le opere pubbliche.”46805af0-c7d5-483d-8e0a-

Infine conclude il consigliere Norfo che sottolinea che “noi, caro Sindaco, con il nostro documento vogliamo dire che abbiamo a cura il nostro paese e non vogliamo rivivere  l’ombra del commissariamento.”DSCN4425

Infine tutto finisce in una bolla di sapone. Per alcuni restano i dubbi per altri non ci sono mai stati. A consiglio concluso alcuni si sbilanciano e lo definiscono “totalmente inutile”. Di una cosa siamo certi, siamo usciti dal consiglio comunale esattamente come siamo entrati. Il passo indietro di Motisi ha sicuramente sconvolgo i programmi dell’opposizione che adesso si trova delle dimissioni totalmente inutili da gestire e questo si è percepito chiaramente. Quindi niente di nuovo dal fronte. Chi vivrà vedrà.

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.