Si è celebrata ieri, dinanzi alla II^ sezione penale della Corte di Cassazione, l’udienza relativa al procedimento che vede imputati Diego Rugeri (classe ‘80) e Michele Sottile (classe ‘62) in ordine ai reati di associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione.
“La Suprema Corte ha dichiarato inammissibili i ricorsi proposti da Rugeri e Sottile confermando, di fatto, la sentenza già emessa dalla Corte di Appello di Palermo nel marzo 2015, e condannando peraltro costoro anche al pagamento delle spese processuali in favore delle parti civili” si legge in una nota dell’avvocato Finazzo.
Nel procedimento in questione si erano costituite come parti civili il Comune di Castellammare del Golfo, l’Associazione Antiracket ed Antiusura di Alcamo e la società Termoplast srl, tutte difese dall’avvocato alcamese Alessandro Finazzo, il quale dichiara: “…accogliamo il verdetto della Corte con viva soddisfazione. Il risultato processuale ottenuto, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto, indirettamente, il Comune di Castellammare del Golfo e l’Associazione Antiracket di Alcamo, è senz’altro un importante segnale sociale contro la criminalità organizzata…”
Rugeri e Sottile vennero arrestati nel 2012 durante l’operazione antimafia denominata “Crimiso” che permise di smantellare la rete delle estorsioni tra Alcamo e Castellammare del Golfo. L’attività di intercettazione, i servizi di pedinamento, le indagini della squadra mobile di Trapani e del Commissariato di Castellammare del Golfo, e grazie anche alle testimonianze di alcuni degli imprenditori taglieggiati, evidenziarono come i soggetti in questione si prodigavano nell’attività di taglieggiamento nei confronti di diversi imprenditori e commercianti.