Il neo presidente avv. Alagna esordisce dando dei bugiardi ai giornalisti
Gli obblighi di rettifica ci impongono di pubblicare una nota del neo presidente della Camera Penale di Trapani, adempiamo:
Le notizie riportate circa le odierne elezioni del direttivo della Camera Penale di Trapani sono inesatte e non rispondenti alla realtà degli accadimenti, in quanto la fonte informativa è parziale. Peraltro, prima della pubblicazione degli articoli, non è stata richiesta – né ai Soci della Camera Penale né al direttivo oggi eletto – alcuna informazione circa i fatti accaduti. Per la prima volta dalla sua fondazione la Camera Penale ha eletto il direttivo democraticamente e dopo un confronto elettorale. In precedenza le elezioni erano sempre avvenute per acclamazione e ratifica da parte dell’assemblea. Sono quindi state definitivamente abbandonate, e per la prima volta, logiche autoreferenziali che fino ad oggi avevano disciplinato le nomine dei direttivi, e ciò anche su espressa richiesta del Presidente dimissionario, avvocato Vito Galluffo. Oggi è stato messo in atto, senza successo, un tentativo di delegittimare le votazioni attraverso l’affermazione che il verbale assembleare di indizione delle elezioni (e del metodo di voto) non riportasse fedelmente la volontà dei soci. Eppure quel verbale è sottoscritto, in qualità di Presidente dell’assemblea, dallo stesso avvocato Alberto Sinatra che oggi ne contestava la fedeltà e, incomprensibilmente, ha rassegnato le sue dimissioni. L’avvocato Michele Cavarretta, che non era candidato, è intervenuto per sostenere la scelta di una elezione democratica e senza dilazione. L’avvocato Ferruccio Marino, uno dei due candidati alla presidenza, ha interrotto l’intervento dell’avvocato Cavarretta, dandogli del “maleducato”. Non vi è stato alcuno scontro fisico neppure accennato, come ha pubblicamente riconosciuto sul social network facebook l’avvocato Michelangelo Marino, figlio dell’avvocato Ferruccio Marino, il quale testualmente ha scritto: “l’avvocato Michele Cavarretta non si è scagliato fisicamente contro nessuno”. Vi sono stati, invece: normale dialettica e normale confronto democratico, entrambi, a quanto pare, indigesti a coloro che, essendo minoranza, hanno cercato in tutti i modi di evitare le elezioni (elezioni partecipate dalla maggioranza dei soci della Camera Penale di Trapani). Spiace la scelta pretestuosa di alcuni di abbandonare le operazioni di voto e di divulgare notizie inesatte alla stampa con evidente danno di immagine alla Camera Penale di Trapani. Tanto per amore di verità. La verità dei fatti è testimonianza della scelta democratica dei penalisti iscritti alla Camera Penale di Trapani che, da questo confronto, esce rafforzata. Il mio personale auspicio, quale nuovo presidente, è che i dissidenti tornino sui loro passi impegnando le loro risorse intellettuali per il bene della Camera Penale di Trapani. Sono certo che, così facendo, potranno, alle prossime elezioni, conquistare la maggioranza dei voti e la rappresentanza di tutti i Soci della Camera Penale di Trapani.
Abbiamo adempiuto, ma ci sia consentito.
L’esercizio da anni di questo mestiere e sul fronte della cronaca nera e giudiziaria ci ha sempre abituato alle posizioni degli avvocati che per ruolo indubbiamente sono sempre per la difesa e sostenitori dell’inesistenza dei fatti processuali. Per. la verita’ comportamento non sempre marcatamente sostenuto da tutti e solo in qualche occasione vi sono state arroganti reazioni che hanno ricevuto pubblico dissenso a tutela del diritto di informazione. Detto questo riconosciamo che il documento vuol fare chiarezza e speriamo anzi che i fatti vengano tutti sviscerati ma non ci stiamo a passare per bugiardi o fantasiosi giornalisti. Il resoconto sul l’odierno assemblea della Camera Penale lo abbiamo fatto con un documento alla mano di un gruppo di avvocati che a proposito dell’odierna assemblea hanno scritto di essere stati spettatori di una assemblea dai comportamenti eufemisticamente definibili autoritari, quindi significa, e ci è’ stato confermato che i comportamenti sono andati oltre l’autoritario. E quali potevano essere stati questi comportamenti? Gli animi si sarebbero riscaldati tanto che uno degli avvocati , certamente giustamente offeso si è saputo e nel nostro secondo pezzo lo abbiamo scritto, è stato a stento trattenuto, tra l’altro dal presidente dell’assemblea Giovanni Liotti che pare abbia usato parole per richiamare il collega avvocato. L’avv. Siragusa ha detto che esistono registrazioni, li metta a disposizione di tutti i giornalisti. Ma vorremmo anche che la classe dei penalisti trapanesi riprenda la sua tranquillità perché siamo convinti che non serve solo a loro ma a tutto il mondo forense e giudiziario della città, forse ci permettiamo di dire questo è’ più importante rispetto al fatto di dare, al solito, dei bugiardi ai giornalisti. Infine, la chiosa sul “voto democratico “non l’avremmo fatta se non fosse stata citata su Facebook dall’avv. Siragusa, prendiamo atto anche di questa spiegazione. Sempre su Facebook leggiamo il post dell’avv. Michelangelo Marino, concluso da una risata che ci sembra avere dentro tanta ironia. Ultima cosa, saremo qui pronti a raccontare le cose belle che la Camera Penale saprà fare nell’interesse della giustizia e quindi di tutti i cittadini, ma per cortesia non continuate a dire che le cose brutte arrivano solo dai giornalisti.