L’autodenuncia per lo smaltimento dell’amianto da parte dei cittadini non ha mai funzionato a pieno perché il cittadino che si autodenunci non riceve ad oggi nessun aiuto economico da parte dell’amministrazione pubblica. Tutto questo sembra aver una soluzione, infatti le dichiarazioni di Valentina Palmeri deputata del M5S fanno ben sperare.
“Adesso – afferma la deputata regionale – c’è la possibilità di sbloccare gli aiuti economici per i comuni per la bonifica dell’amianto, e chiederemo subito una audizione per monitorare questi aspetti e far in modo di non perdere i finanziamenti previsti dalla legge”.
L’atto, approvato all’interno del ddl stralcio, riapre pure i termini per la redazione da parte dei Comuni dei piani amianto municipali senza incorrere in penali.
Le deputate Palmeri e Foti: “Ora la legge approvata nel 2014, di fatto bloccata, può finalmente ripartire”.
L’Emendamento M5S sblocca la legge sull’amianto. Niente sanzioni per 4 mesi per i cittadini e le imprese che denunciano la presenza di amianto in manufatti ed edifici di loro proprietà.
Per imprese e cittadini ci saranno quindi 120 giorni di “franchigia” (a partire dalla pubblicazione in gazzetta della norma) che consentiranno loro di segnalare ai Comuni la presenza dell’amianto e farlo smaltire in maniera “indolore”.
L’emendamento riapre pure i termini (sempre 120 giorni) concessi ai Comuni per la presentazione del loro piano amianto senza incorrere nelle decurtazioni dei finanziamenti europei (40 per cento) previste per i ritardatari.
“Il M5S – dicono Valentina Palmeri e Angela Foti, le deputate che da tempo seguono da vicino la questione amianto – da sempre è in prima linea sulla questione bonifica da questo pericoloso materiale, che ci vede agli ultimi posti in Europa. Da tempo denunciamo ritardi, lentezze ed ostruzionismi che hanno caratterizzato la vita della legge 10/2014. La riapertura dei termini per le denunce, di fatto la sblocca e la rimette in pista, perché incentiverà le segnalazioni e consentirà ai comuni di redigere i piani che permetteranno la redazione della tanto attesa mappatura e del piano regionale. Finora i cittadini non denunciavano, smaltendo in maniera abusiva e pericolosa per non incorrere nelle pesanti sanzioni previste”.
Il M5S ha più volte segnalato pure la carenza di personale all’Ufficio Amianto regionale, di fatto portato avanti solo da due persone, con enorme impegno ma con oggettive difficoltà e recentemente ulteriormente depotenziato attraverso un decreto presidenziale.
”E’ fondamentale – dicono le due deputate – renderlo ora pienamente efficace per dare attuazione alla legge per fare in modo che i ritardi non si ripetano, col rischio di rendere vana pure questa nova norma”.
Ok dall’Aula pure ad un ordine del giorno di Sergio Tancredi per bloccare gli aumenti dei canoni irrigui del consorzio di bonifica di Trapani. Questo impegna il governo a stanziare 800 mila euro a favore del consorzio di bonifica di Trapani in maniera tale da consentire al commissario di questo ente di ritirare in autotutela la delibera di incremento dei canoni irrigui.
“Gli aumenti dei canoni – afferma Tancredi – sono stati confermati nella finanziaria, nonostante le vibrate proteste dell’intero comparto agricolo, che ne ha contestato l’evidente sproporzione. Ci sono stati infatti aumenti di oltre il 400 per cento, cosa che ha messo in serio pericolo il mantenimento dei livelli occupazionali nel comparto agricolo di Trapani”