Delrio e Calenda chiamati a rispondere sul passaggio della compagnia a SNS e sul conseguente presunto rischio di cartello. Ripubblicato il bando aliscafi per Eolie ed Egadi
Di A.M. da Ship 2 Shore
È passata qualche settimana rispetto all’annuncio, ma pochi giorni fa il deputato del PD Davide Mattiello ha depositato un’interrogazione rivolta ai Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dello Sviluppo Economico relativa al recente passaggio di Siremar da Compagnia delle Isole a SNS – Società di Navigazione Siciliana. Nelle premesse Mattiello rileva diverse criticità che, qualora confermate (pur dandole per fatti assodati il parlamentare non le circostanzia), meriterebbero risposta ministeriale. Fra esse le limitazioni, nel corso della procedura di aggiudicazione, “ai versamenti dovuti dal Ministero dello sviluppo economico per i servizi che Compagnia delle Isole aveva svolto regolarmente”, limitazioni che avrebbero determinato “nella società una difficoltà finanziaria tale da costringere Compagnia delle Isole ad accettare di fatto le condizioni della transazione”. E la cancellazione delle sanzioni in capo a Siremar, cancellazione che, voluta “per realizzare a tutti i costi la procedura di aggiudicazione” equivarrebbe di fatto ad “uno sconto di circa il 10 per cento alla Società di Navigazione Siciliana evenienza questa che potrebbe, ad avviso dell’interrogante, anche dar luogo a un danno erariale”. Mattiello, poi, ha anche posto l’accento su particolari a suo avviso “inquietanti” della transazione, come l’emanazione da parte della Regione di un doppio contraddittorio decreto nell’arco di 12 ore, la concentrazione di contributi pubblici che si realizzerà a favore dei soci di SNS (già beneficiari di sovvenzioni regionali) e il mancato ricorso preventivo alla valutazione dell’operazione da parte dell’Antitrust, diversamente a quanto si fece nel 2011 quando Siremar passò a CdI. Il parlamentare, inoltre, cita alcuni episodi giudiziari relativi ad alcuni dei soci di SNS e l’istruttoria avviata dall’Antitrust “per accertare e nel caso sanzionare un abuso di posizione dominante contro CIN e MOBY nel mercato dei trasporti marittimi della Sardegna”, ulteriori circostanze che lo portano a chiedere a Graziano Delrio e Carlo Calenda “se il Governo non ritenga necessario, per quanto di competenza, fornire chiarimenti in merito a come sia stata gestita la transazione sopra menzionata, i cui effetti sembrano configurare, a giudizio dell’interrogante, un gravissimo danno per le finanze pubbliche; quali iniziative di competenza, ad oggi, il Governo intenda adottare per superare le criticità esposte in una situazione che vede, di fatto e di diritto, tutto il trasporto marittimo siciliano affidato a un solo soggetto finanziato interamente con ingentissimi fondi pubblici”. Nello stesso giorno alcuni senatori del Movimento 5 Stelle hanno depositato un’interrogazione al solo Delrio firmata da Vincenzo Santangelo. In questo caso i parlamentari si sono soffermati sui servizi di aliscafo fra Trapani e le Egadi, focalizzandosi sulle nuove scelte tariffarie adottate da Libertylines (ex Ustica Lines, socio al 50% di SNS). Sostanzialmente i parlamentari stigmatizzano un presunto aumento dei biglietti per pendolari e residenti alle Egadi e sostengono che ciò sarebbe reso possibile dal venir meno della concorrenza in essere fino al passaggio di Siremar a SNS, oggi di fatto la medesima compagnia. Per tali ragioni chiedono a Delrio se “sia a conoscenza dei fatti esposti” e “quali misure intenda adottare, nell’ambito delle proprie competenze, al fine di contrastare ogni iniziativa ispirata alla violazione delle regole di mercato e alla libera concorrenza che porti ad instaurare nel servizio di trasporto marittimo una situazione di monopolio o di cartello”. Intanto sabato scorso la Regione Siciliana ha annullato il bando da 120 milioni di euro, pubblicato circa un mese fa, per l’affidamento dei servizi di collegamento marittimo veloce per Eolie ed Egadi, ripubblicandolo, però, il giorno stesso. Le condizioni di gara sono pressoché identiche: stessa durata (53 mesi), divisione in due lotti (41 milioni di euro le Egadi, 79,7 per le Eolie, con diminuzione di poco meno di 200mila euro rispetto alla prima versione), stesse condizioni tecnico-giuridiche richieste, seppur declinate in modo leggermente diverso e scadenza spostata di soli due giorni (al 16 giugno). Unica differenza rimarchevole, almeno formalmente, nel criterio di aggiudicazione. Mentre il primo bando riportava il “prezzo più basso”, il secondo richiede la “offerta economicamente più vantaggiosa in base ai criteri indicati nel capitolato d’oneri, nell’invito a presentare offerte o a negoziare oppure nel documento descrittivo”. La decisione di annullare e ripubblicare il bando, cui è scontato Libertylines parteciperà, è probabilmente da ascriversi all’adozione del nuovo Codice degli Appalti, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale proprio il 19 aprile. Evenienza che ha costretto (sebbene successivamente l’entrata in vigore sia stata spostata al 20 aprile) le amministrazioni che avevano pubblicato bandi in quella data a valutare la riscrittura delle gare, inserendo gli appositi richiami al nuovo testo di legge (D.Lgs 50/2016).
Pubblicato su Ship 2Shore MAGAZINE ON LINE DI ECONOMIA DEL MARE E DEI TRASPORTI