La guardia costiera di Castellammare “blocca” le “operazioni di pulizia della spiaggia Campana”: “Nessuna comunicazione”

cala campana 6CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Lavori “bloccati” perché mancherebbero le dovute comunicazioni alle autorità competenti. È questo il motivo che ha spinto la Guardia Costiera di Castellammare del Golfo a “bloccare” i lavori di pulizia della spiaggia “Campana”, tra cala Petrolo e la spiaggia Plaja, in pieno centro cittadino.

Secondo una prima ricostruzioni il mezzo meccanico del comune ha effettuato dei lavori di pulizia senza averlo comunicato alle autorità competenti, tanto che la locale Guardia Costiera è intervenuta per “sospendere” le operazioni di pulizia della spiaggia e per verificare se ci sono stati danni all’ambiente circostante.

Secondo l’assessore Antonino Marchese il mezzo meccanico del comune ha effettuato la consueta pulizia del litorale, come previsto ogni anno. In particolare avrebbe soltanto tolto dalla spiaggia materiali cementizi molto pericolosi per l’incolumità pubblica: “In passato cala Campana è stata utilizzata come una vera e propria discarica. L’intervento  – ha spiegato l’assessore Marchese ad Alqamah.it – con il mezzo meccanico è stato necessario per togliere e “bonificare” un pezzo di spiaggia piena di scarti edili e di pericoli di vario genere. Niente di più. Non è stata apportata nessuna modifica e nessun danno è stato arrecato all’ambiente. I lavori sono stati sospesi perché adesso resta da pulire l’area dalle erbacce e dai rifiuti; e sarà effettuato senza l’utilizzo di mezzi meccanici, come è sempre stato. Quindi niente di “anomalo” –  spiegano l’assessore Marchese e l’assessore Mario Di Filippi.cala campana 5

Non è della stessa opinione però la Guardia Costiera di Castellammare che ha effettuato un sopralluogo e costatato che mancavano le dovute comunicazioni alla locale capitaneria di porto e le autorizzazioni per quel tipo di lavoro. “Questi sono lavori che devono essere comunicati e autorizzati dall’assessorato proprietario del demanio. Noi – spiegano dalla Guardia Costiera di Castellammare del Golfo – siamo intervenuti dopo una segnalazione giunta alla Capitaneria di Porto di Trapani e abbiamo subito costatato i fatti; cioè che mancavano le dovute comunicazioni. Abbiamo effettuato anche una serie di rilievi fotografici che confronteremo con altri precedenti. Sono in corso le indagini per verificare se ci sono responsabilità in merito; non possiamo rivelare altri dettagli.” Massimo riserbo quindi ma in più ci spiegano che il sito in questione, anche se non ancora ufficializzato, rappresenta un sito di enorme interesse storico.

cala campana 4Non molto tempo fa, l’associazione Sicilia Antica, in merito alla richiesta avanzata da un privato per la realizzazione di un lido balneare proprio presso la cala “Campana”, scrisse una lettera – pubblicata sull’albo pretorio online nei mesi scorsi – indirizzata al Dirigente dell’U.O.S5.10 dell’ufficio Periferico del Demanio Marittimo di Trapani, all’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana, alla Soprintendenza del Mare di Palermo, alla Soprintendenza BB.CC. di Trapani e al Sindaco del Comune di Castellammare del Golfo, in cui spiegava le proprie perplessità in merito: “L’area in  oggetto – si legge nella lettera – riveste un notevole  interesse  dal punto  di vista storico-archeologico, in quanto sia nel mare antistante che nel tratto di litorale, in questi anni sono stati ritrovati numerosi reperti che abbracciano un periodo storico compreso tra il VII sec. a.C. e il periodo pre-unitario. I reperti  – continua la lettera – più interessanti, poiché rappresentano un unicum per il nostro territorio, sono:  una statuetta votiva fittile della dea greca cala campana 3Demetra (V-VI a.C.), colli di anfore rodie e africane, ancore plumbee e litiche, numerosi frammenti ceramici e alcuni reperti metallicidi origine storica, tra cui monete. Dagli studi preliminari, – sottolineano nella lettera firmata dal presidente Ignazio Sottile – condotti in collaborazione con la Soprintendenza del Mare,  si suppone quindi che l’area  in questione abbia avuto in passato un ruolo importante sia nell’attracco che nelle attività commerciali e marittime, legato all’importanza che Castellammare ha avuto come Emporium Segestanorum.”  Per questo motivo i soci dell’associazione Sicilia Antica di Castellammare chiedevano di tenere conto dell’ importanza storico-archeologica della zona “Campana”, per evitare che si possa ulteriormente alterare o cala campana 2distruggere.

Ma proprio in merito sempre l’assessore Antonino Marchese rassicura e precisa che i lavori di pulizia dei giorni scorsi non hanno nulla a che vedere con la richiesta di realizzazione del lido balneare e che fino ad oggi si tratta soltanto di una richiesta ancora da valutare.
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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.