CASTELLAMMARE DEL GOLFO. È stato recuperato questa mattina a largo di Castellammare un’antico ceppo d’ancora romana in piombo, avvistato durante l’immersione di ricognizione da parte del socio dell’associazione Sicilia Antica di Castellammare Lino Corso e della Soprintendenza del Mare.
La preziosa ancora in piombo, alta circa 17 centimetri, lunga 133 e del peso di circa 120 chilogrammi, è stata recuperata questa mattina dai volontari dell’associazione Sicilia Antica di Castellammare, dalla Soprintendenza del mare con l’ausilio della Guardia Costiera locale e della lega navale di Castellammare che ha messo a disposizione il pontile e la sede.
Il reperto è stato recuperato poco prima della zona denominata “testa della porta”. “Si tratta di un altro recupero importante per Castellammare e per la nostra associazione, – spiega ad Alqamah.it il presidente di Sicilia Antica sede di Castellammare del Golfo Ignazio Sottile – in due anni di attività abbiamo già effettuato più di 5 recuperi di preziosi reperti dal nostro mare. Per noi è importante far riemergere il passato di Castellammare. Adesso sarà ripulita e studiata per poi essere esposta insieme agli altri reperti al museo del Castello Arabo Normanno.”
Le operazioni sono state coordinate e condotte da Roberto La Rocca e Antonella Testa, dei Beni Archeologici della Soprintendenza del mare.
Oltre al ceppo d’ancora sono stati recuperati nella stessa mattinata alcuni cocci di anfore, in particolare: 3 puntali d’anfora, 2 anse dressel e un collo d’anfora. “Noi di Sicilia Antica siamo un’associazione di volontariato e abbiamo molto a cuore la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e del mare, per questo ringraziamo tutti quelli che hanno sostenuto.”
“Un altro importante ritrovamento che ha grande valenza culturale, storica ed artistica. – affermano il vicesindaco Salvo Bologna e l’assessore alla Cultura Marilena Barbara – Ringraziamo l’associazione “SiciliAntica”, la capitaneria di porto, la lega navale e tutti coloro che hanno reso possibile il recupero dell’antico ceppo di ancora in piombo, che sarà poi esposto al castello arabo normanno con gli altri reperti, almeno altri 4, ritrovati in questi due anni di intensa attività dall’associazione. “SiciliAntica” opera a titolo di volontariato, restituendoci alcuni dei tanti tesori custoditi nel nostro mare.”