CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Sul “caso Campana” il Sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Coppola precisa in una nota che “la zona della “Campana” nel passato era una vera e propria discarica di materiale edile. Nel tempo è stata riqualificata in buona parte con una muraglia ecologica (con terra e “tessuto non tessuto” -Tnt) realizzata circa dieci anni addietro. Certamente qualche residuale era e rimane ancora presente nella zona bassa, al di fuori del rivestimento ecocompatibile. La battigia della Campana è una zona da valorizzare maggiormente per la vicinanza con il centro abitato e per tale motivo, con altri 22 luoghi di balneazione, abbiamo previsto un intervento di pulizia e sistemazione dell’arenile.”
In particolare sui massi spostati dalla battigia, che sono anche oggetto di indagine da parte della Guardia Costiera di Castellammare del Golfo, che ha già effettuato dei rilevamenti fotografici che confronterà con quelli precedenti ai lavori della scorsa settimana, il Sindaco Coppola conferma le parole dell’assessore Marchese, aggiungendo che “sono stati spostati alcuni blocchi di cemento armato con ferri sporgenti sul bagnasciuga che potevano rappresentare un pericolo per la balneazione. L’associazione “Sicilia Antica ha sempre avuto ed ha il nostro sostegno per il recupero e la valorizzazione di beni e reperti archeologici. Verificheremo tramite gli uffici e la documentazione se ci sono stati passaggi diversi da quelli previsti. Al momento non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte di Enti sui lavori che sono stati effettuati. Inutile, però, creare allarmismi o speculare politicamente e demagogicamente sulla questione”.