ALCAMO. Nonostante il caldo e l’ora gli alcamesi a 5 stelle, e probabilmente anche qualche curioso, hanno riempito l’atrio del collegio dei Gesuiti per attendere Alessandro Di Battista, deputato del parlamento italiano per il movimento.
L’onorevole Di Battista è arrivato con l’europarlamentare alcamese Ignazio Corrao a bordo di un risciò, per sottolineare l’assenza di scorte e di forze dell’ordine attorno a loro, ad attenderli sul palco i 24 candidati consiglieri, Domenico Surdi, che concorre per la carica di Sindaco e altri esponenti del movimento come Valentina Palmeri e Vincenzo Maurizio Santangelo.
Ad una premessa di Corrao è seguito prima l’intervento di Surdi e poi, attesissimo dalla folla gialla, di Di Battista il quale ha sottolineato la necessità di un voto libero ed onesto. Corrao ha ribadito che Alcamo è stata la città del voto di scambio e la città che ha fatto parlare di sè per gli scandali e che votare Surdi sarà per lui come tornare a votare se stesso. Attacchi soprattutto per il partito democratico a tutti i livelli, da quello regionale a quello nazionale, come partito del malaffare e della disonestà. Di Battista ha chiesto agli alcamesi di dare fiducia a Surdi e ha ribadito di non votare per l’amico o il parente ma per il pensiero che più affascina, per il movimento cinque stelle che rappresenta il vero rinnovamento e ha dimostrato di non essere fuoco di paglia ma incendio ormai divampato in tutta l’Italia, a dispetto di chi li chiamava unicamente grillini.
Festa, questa l’aria che il movimento cinque stelle dice di aver portato in questa campagna elettorale alcamese.