La Corte di Appello di Palermo, sezione sesta penale, ha confermato l’assoluzione di Mulé Vincenzo ribadendo legittima difesa.
I fatti:
La vicenda prende corpo nell’ambito di una serie di conflitti tra vicinato, culminati con diversi procedimenti penali contrapposti, susseguitisi negli anni e sfociati nei cruenti fatti del luglio 2012.
Una violente lite tra lo Zummo Vittorio, minorenne ai tempi del fatto, e il Mulè Vincenzo si è consumata nella via Giotto di Alcamo il 13 Luglio del 2012, allorquando lo Zummo Vittorio, secondo quanto riferito dal Mulè Vincenzo, si è avvicinato all’autovettura del Mulè Vincenzo, aggredendo quest’ultimo, ancora all’interno dell’autovettura, il quale, per legittima difesa, ha preso un coltello da cucina, tra le proprie cose e nel dimenarsi ha colpito lo Zummo. Diversa versione fornita dallo Zummo, per il quale sarebbe stato il Mulè ad aggredirlo a causa di un diverbio verbale.
La Corte di Appello di Palermo, nel confermare l’assoluzione di Mulè Vincenzo, già formulata dal Tribunale Monocratico di Trapani nella persona del dott. Gianluigi Visco, ha ribadito come la condotta dell’ utilizzo del coltello da cucina da parte di Mulè sia stata soltanto per legittima difesa, non sussitendo neanche il reato di porto abusivo di armi, non potendosi, al contempo, considerare il coltello da cucina come arma impropria.
Il difensore del Mulè Vincenzo, Avv. Angelo Pizzo ha prodotto sentenza irrevocabile del Tribunale per i Minorenni di Palermo di perdono giudiziale dello Zummo Vittorio, denunciato per gli stessi fatti da parte del Mulè Vincenzo, avvalorando ulteriormente la non credibilità dell’aggressione asseritamente subita dallo Zummo Vittorio.