Marsala, si insedia Alessandra Camassa, il ritorno dell’ex giudice ragazzino
Ieri al Palazzo di Giustizia di Trapani nell’aula bunker “Giovanni Falcone” c’è stato il saluto di commiato del giudice Alessandra Camassa che da presidente di sezione ha fatto il salto, nominata dal Csm presidente del Tribunale di Marsala. E’ il primo presidente donna per il Tribunale marsalese, l’insediamento avverrà questa mattina e il neo presidente Camassa raccoglierà una pesante eredità lasciatagli dal suo predecessore, il giudice Gioacchino Natoli, oggi presidente della Corte di Appello di Palermo ma prossimo ad assumere la direzione di uno dei settori nevralgici del ministero della Giustizia.Ma a Marsala il giudice Alessandra Camassa guiderà un Tribunale che è stato ritenuto tra i migliori d’Italia, riconoscimento pubblicamente dato di recente dallo stesso presidente del Consiglio Matteo Renzi. Magistrati, giudici, avvocati, personale delle cancellerie e degli uffici giudiziari, ieri hanno affollato l’aula bunker di Trapani. C’era anche il prossimo presidente del Tribunale di Trapani, giudice Andrea Genna, per lui l’insediamento è previsto entro luglio.Particolare è stato lo scambio di saluti tra il giudice Camassa e l’avv. Salvatore Longo quest’ultimo a nome del foro di Trapani. Due cognomi che sono tornati ad incrociarsi, Salvatore è il figlio di Alfredo presidente del Tribunale Longo ai tempi in cui principe del foro trapanese era l’avv. Paolo Camassa. Camassa e Longo di oggi sono a parti invertite, e la cosa non è passata positivamente inosservata. Salvatore giovane brillante avvocato, Alessandra Camassa apprezzato giudice. Le parole del giudice Camassa rivolte ai presenti come suo saluto sono state di affetto, un veloce bilancio, il ricordo di avere cominciato a frequentare le aule di giustizia quando aveva 14 anni, il padre spesso la portava con se in Tribunale e poi la carriera giudiziaria. Torna a Marsala il giudice Camassa, riprendendo a frequentare quel Palazzo di Giustizia che conobbe quando cominciò la sua carriera, era una di quei giovanissimi magistrati della Procura di Paolo Borsellino. Adesso avrà il compito di giudicare i collegi giudicanti penale e civile, dall’altra parte troverà un altro procuratore, Vincenzo Pantaleo del quale fu giudice a latere ai tempi in cui Pantaleo presiedeva le Corti di Assise a Trapani.