Arriva la commissione nazionale antimafia

A Palermo e Trapani dal 18 al 20 luglio. Audizioni nelle prefetture di magistrati, giudici, forze dell’ordine. Convocati anche i vertici della Calcestruzzi Ericina Libera. In audizione anche due politici di Castelvetrano, il sindaco Errante e l’ex capogruppo Pd Pasquale Calamia

bindi3Impegno preso e mantenuto. La commissione nazionale antimafia sarà in missione in Sicilia occidentale dal 18 al 20 luglio prossimi. La commissione prenderà parte nel pomeriggio del 19 luglio a Palermo e nella serata della stessa giornata a Segesta, alle iniziative organizzate a ricordo della strage mafiosa di via D’Amelio dove morirono il procuratore aggiunto di Palermo Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta , Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina e Walter Cosina. In particolare nel teatro antico di Segesta verrà messa in scena la piece teatrale “Paolo e Giovanni” tratta da un testo dedicato ai due giudici ammazzati da Cosa nostra nel 1992, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, scritto dal giudice Alessandra Camassa, Un dialogo immaginario tra i due giudici, dove però si colgono momenti di riflessione di grande attualità e che toccano proprio gli aspetti della lotta alla mafia e del costante tentativo di Cosa nostra di infiltrarsi anche nelle alte sedi giudiziarie. Un dialogo che mette in luce i contrasti subiti in vita dai due giudici oggi tanto celebrati e di contro gli atteggiamenti così talvolta apertamente ostili che come ieri vengono proposti nei confronti di altri magistrati, oggi la mafia non spara più ed usa le armi della delegittimazione. In fin dei conti si tratta dei temi che la commissione nazionale antimafia dovrà affrontare nel corso delle sue audizioni programmate dal 18 al 20 luglio. Verranno sentiti i magistrati ed i giudici dei Palazzi di Giustizia di Palermo, Trapani e Marsala, ma anche i vertici della Calcestruzzi Ericina Libera, l’azienda trapanese confiscata al boss Vincenzo Virga e che si trovò sull’orlo di un fallimento preordinato dalla mafia, salvata dal decisivo intervento del prefetto dell’epoca Fulvio Sodano. Oggi la Calcestruzzi Ericina Libera dovrebbe fare parte di una sorta di “rete del calcestruzzo” che dovrebbe mettere in linea tutte le aziende di produzione di calcestruzzo sequestrate e confiscate nel trapanese. Ma ancora ad oggi la “rete” non decolla, e mentre la Calcestruzzi Ericina Libera potrebbe ottenere l’assegnazione di automezzi e attrezzature di altre aziende confiscate, questo non avviene e nel frattempo ci sono beni strumentali che si depauperano restando non utilizzate e assegnate. La vicenda è gestita dall’agenzia nazionale dei beni confiscati, ma le molteplici riunioni sinora tenute non hanno sbloccato l’iter. In audizione anche il sindaco di Castelvetrano Felice Errante. la sua convocazione era decisa da tempo, da quando a Castelvetrano era esploso il caso del consigliere Lillo Giambalvo, assolto dalle accuse di mafia, ma intercettato a parlare più che bene del boss latitante Matteo Messina Denaro. I commissari antimafia ascolteranno anche l’ex capogruppo del Pd Pasquale Calamia, vittima alcuni anni addietro di un attentato perchè in Consiglio aveva preso la parola augurandosi un veloce arresto del capo mafia Messina Denaro.. E certamente l’attenzione della commissione sarà anche incentrata sulla ventennale mancata cattura di Matteo Messina Denaro, ricercato dal 1993. Chissà se la commissione non riesca ad ottenere risposte alla domanda del perchè il sanguinario boss mafioso, condannato all’ergastolo per stragi e omicidi, a capo di una holding di imprese mafiose, riesce ancora oggi a sfuggire a chi gli dà la “caccia”.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.