TRAPANI. Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta del consigliere comunale di Trapani Vincenzo Abbruscato in merito all’emergenza rifiuti che sa mesi interessa la città.
“Spiace dover anticipare ai Cittadini tutti che, tra qualche giorno, la situazione rifiuti in Città, già abbondantemente critica e al limite del collasso, sarà ancor più insostenibile a Trapani più che altrove, per via della nuovo decreto del Presidente della Regione Siciliana n. 587 del 30.09.2016 , già pubblicato in GURS.
Infatti con il citato decreto, all’art.1 e 2 si specifica che “ a far data dal 1 Novembre e sino al 31 Dicembre 2016 i gestori degli impianti di smaltimento di rsu nel territorio regionale possono collocare in discarica la frazione secca del rifiuto indifferenziato per una quantità non superiore al 50% della stessa prodotta ; dal 1 gennaio 2017 e sino al 30 giugno 2017 per una quantità non superiore al 30% della frazione secca del rifiuto indifferenziato prodotta; dal 1 luglio 2017 tale possibilità verrà totalmente vietata e inoltre “i gestori delle discariche, con riferimento al rifiuto indifferenziato derivante dal trattamento meccanico, dovranno provvedere al recupero della materia e/o avviare al recupero presso gli impianti autorizzati”.“Mi permetto, – scrive Abbruscato – nella qualità di controllore delle procedure adottate o meno dalla Amministrazione Comunale, che sebbene il Decreto PRS possa definirsi tardivo o comunque frutto di antiche e, a volte incomprensibili, vicende sulla gestione ciclo rifiuti in Sicilia, mi preme fare delle considerazioni che , a mio parere, potrebbero, quantomeno, evitare gli errori del passato, recente e non…
Infatti l’attuale situazione di criticità nel comparto rifiuti non è riconducibile ad un evento temporaneo, ma ha radici ben più profonde che risalgono al 2010, con la L.R. n.9 del 8 aprile, quando l’Amministrazione Comunale dell’epoca aveva l’obbligo di avviare le procedure per potenziare la DIFFERENZIATA in Città. Aggiungo che proprio nel 2010, la Trapani Servizi SpA diventa NOSTRA( dei Cittadini) con l’intento di affidarle tutti i servizi di igiene ambientale, compresa la raccolta differenziata.
Ma così non fu !!!
La raccolta Differenziata, tranne il CCR di via D. Alighieri, è stata affidata a ditta esterna senza un progetto valido, bensì basando il tutto su una raccolta stradale, i cui risultati posizionano Trapani tra i Comuni meno virtuosi.
Aggiungo, siamo l’unico Comune che ha ancora i cassonetti stradali indifferenziati dove conferiscono, quotidianamente, rifiuti anche cittadini di comuni limitrofi, con aumento di costi per il Comune di Trapani e per transitività ai Trapanesi.
Con l’attuale Amministrazione la musica non è cambiata, anzi…
In realtà vicine, Gibellina, Petrosino, Marsala, S, Vito Lo Capo, con la costituzione dell’ARO, permetterà loro di raggiungere elevati standard di qualità della raccolta differenziata con notevoli efficienze in termini di costi.
Invece a Trapani l’ARO ( Ambito Raccolta Ottimale) è stato presentato nel dicembre 2013, e dopo un cammino travagliato, con errori e senza i necessari pareri degli uffici competenti, e un’ attesa altrettanto lunga al Dipartimento Rifiuti della Regione, fu rispedito indietro perché privo della necessaria approvazione da parte del CONSIGLIO COMUNALE, in quanto atto di competenza pluriennale!!!
Quindi si arriva dopo 6 anni di trascuratezza della materia MUNNIZZA, all’Ordinanza del Presidente della Regione Siciliana del 31 maggio 2016 con la quale, preso atto della criticità degli impianti di smaltimento dei rifiuti, si impone ai Comuni di incrementare i livelli di DIFFERENZIATA di 3 punti percentuali entro il 31 agosto scorso e di ulteriori 3 punti entro il 30 novembre p.v.
Ho chiesto e chiedo cosa abbia fatto l’attuale Amministrazione per ottemperare all’ordinanza ( NULLA a mio avviso), anzi ha sospeso per 15 gg il servizio di affidamento alla ditta esterna per sopravvenute difficoltà nell’affidamento dell’appalto…
Pertanto, la Regione, con disposizione n. 69 del 24 settembre, atteso che il trend di crescita della DIFFERENZIATA non c’è stato, ha contingentato i quantitativi massimi da conferire in discarica, determinando un accumolo dei rifiuti sulle ns strade.
Adesso sentiremo del vecchio e noioso gioco dello scaricabarile, che le colpe della Regione, che indubbiamente esistono, hanno impedito, ostacolato, ect ect…mentre sulla deficiente capacità di incrementare la differenziata e imporre ai Cittadini ciò che la Legge prevede, da parte delle Amministrazioni Comunali, presente e passata, non se ne vorrà tener conto.
In ultimo, non avendo il Comune di Trapani autorizzato un proprio piano ARO, potrebbe, spero di sbagliarmi, essere fagocitato nella gara della SRR Trapani Nord, perdendo quella autonomia decisionale che ha avuto fino adesso .
Ho chiesto e chiedo ancora, – conclude – un incremento della raccolta DIFFERENZIATA in Città, con una speciale campagna di diffusione ed educazione per i Cittadini, che potrebbe far prender coscienza che solo il minor conferimento in discarica, e conseguente minori costi per il percolato, può essere la strada per conciliare minori costi e ambiente migliore.”