TRAPANI – Ieri mattina il premier Matteo Renzi è stato a Trapani per dare, con la sua presenza, un messaggio più incisivo in vista del referendum che si terrà il prossimo 4 dicembre prossimo sulla riforma costituzionale. La giornata si è svolta in un clima tutto sommato tranquillo, sebbene alcune contestazioni si siano registrate ad inizio mattinata e durante l’intervento del premier, quando alcuni contestatori sono entrati all’interno del Cine Teatro Ariston all’urlo di “buffone”.
Renzi si è lanciato in un lungo intervento in cui non solo ha spiegato le motivazioni del SÌ al referendum, ma ha anche parlato di alcune criticità e alcuni punti di forza della Sicilia ed ha inoltre ufficializzato la notizia che il prossimo G7 si terrà proprio in Sicilia, a Taormina:
“Dobbiamo tentare di portare un pò più avanti la qualità dell’impegno del nostro Paese e per questo motivo abbiamo scelto di lavorare molto sulla Sicilia e con la Sicilia, con un simbolo di tutto ciò, ossi la scelta di ospitare in Sicilia, dalla parte opposta dell’isola, ma nella vostra terra, il G7 del prossimo anno. Non è una fatto organizzativo ma è un fatto politico” ha affermato Renzi.
Ha poi parlato delle risorse enogastronomiche che abbiamo a disposizione: “Noi dobbiamo decidere se giocare in piccolo, rimpicciolire i sogni e giocare soltanto a litigare tra di noi oppure fare una grande scommessa Paese, in cui le nostre produzioni di altissima qualità, come quelle che voi siete capaci di fare, riescono ad andare nei mercati internazionali, nei mercati globali, e garantire a questa terra, in questo settore, produzione e qualità. Ecco perchè stiamo togliendo le tasse a tutti i produttori agricoli: via l’IMU agricola e l’IRAP agricola lo scorso anno e con questa legge di stabilità via anche l’IRPEF agricola. Per decenni si è detto che tornare alla terra era quasi un’insulto non capendo che una parte rilevante della qualità e della tradizione italiana sta esattamente in questo”.
Un altro impegno preso durante il suo discorso quello della condizione dell’aeroporto di Birgi: “Vi garantisco un impegno personale nella vicenda Ryanair: perché in un mondo di promozioni globali non essere raggiungibili risulta un problema enorme”.
Arrivando infine al tema del referendum Renzi ha affermato: “Le tante persone che dicono NO sono rispettabili dal punto di vista delle proprie scelte ma mi colpisce che siano le stesse persone che sugli stessi argomenti prima dicevano SÌ: perchè hanno cambiato idea? Perchè il loro obiettivo non è quello di non cambiare la Costituzione, è quello di mettere in discussione il Governo e di riprendersi quel ruolo che noi abbiamo tolto loro, perchè non erano stati in grado negli anni di cambiare le cose.”
Nella sua conclusione l’invito a votare SÌ al referendum: “Si può non raggiungere fino in fondo l’obiettivo ma quello chè è fondamentale è che questo Paese si rimetta in moto, non rimanga fermo risucchiato dalla palude del passato e che abbia il coraggio di guardare con decisione al futuro: con il sale e con la vela di Tapani sono certo che potremo portare non solo a vincere il referendum ma a dare un futuro ai nostri figli e ai nostri nipoti”.
Nel suo intervento Renzi ha ricordato anche Giorgio La Pira, la grande cultura siciliana e l’accoglienza che la nostra terra da ai migranti, facendosi carico di situazioni che altri Paesi risolvono con la costruzione di barriere e chiusura.