I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Palermo (Procuratore Aggiunto dr. Bernardo PETRALIA) hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro di beni per un valore complessivo di circa 2.000.000,00 € a carico di:
– MILANO Nunzio, nato a Palermo il 26 agosto 1949, storico uomo d’onore, già reggente del mandamento mafioso di Palermo “Porta Nuova”.
L’odierno provvedimento scaturisce dalle indagini svolte dai militari dell’Arma a partire dal 2011, anno in cui il MILANO era stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Pedro”, per aver diretto il mandamento di Porta Nuova sovraintendendo alle attività delittuose poste in essere da quel sodalizio mafioso.
L’attività investigativa ha permesso di dimostrare come Nunzio MILANO, e i suoi familiari più stretti, nonostante formalmente dichiarassero una pressoché totale incapacità economica e reddituale, avessero nella loro disponibilità denaro, veicoli e diversi immobili derivanti dal reinvestimento delle somme illecitamente accumulate nel corso della sua carriera criminale in seno a Cosa Nostra.
Il quadro gravemente indiziario, ricostruito dalle minuziose indagini patrimoniali svolte dai militari dell’Arma, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo, è stato pienamente condiviso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo che ha disposto il sequestro dei seguenti beni:
– nr. 01 appartamento sito in Palermo;
– nr. 01 magazzino sito in Palermo;
– nr. 01 villa sita in Trabia;
– nr. 01 appezzamento di terreno sito in Trabia;
– nr. 01 villa sita in Altofonte;
– nr. 19 rapporti bancari ove erano depositati circa 330.000 euro;
– nr. 04 veicoli;
– nr. 03 motoveicoli.
MILANO Nunzio è oggi detenuto presso la Casa Circondariale di Secondigliano (Napoli) in quanto tratto in arresto per associazione mafiosa, il 19 aprile 2014, a seguito dell’operazione “Iago”, attività con la quale i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo, oltre ad aver decapitato il vertice del clan mafioso di Porta Nuova, uno dei più importanti di Cosa Nostra nel capoluogo, erano riusciti a bloccare sul nascere una pericolosa guerra tra esponenti di spicco dello stesso mandamento, scongiurando di fatto l’esecuzione di quattro omicidi che erano già stati pianificati.
Fonte: Comunicato