L’associazione degli Albergatori sulla Tonnara di Scopello: “Occorre un progetto di sviluppo turistico condiviso”

Tonnara_di_ScopelloCASTELLAMMARE DEL GOLFO. L’associazione degli Albergatori di Castellammare del Golfo e Scopello scrive al Sindaco Coppola sulla questione del libero accesso del mare antistante i faraglioni di Scopello. Dopo gli inviti pervenuti al Sindaco Coppola per il ricorso al C.G.A. da parte della deputata regionale del M5S Valentina Palmeri e dal Coordinamento mare libero di Scopello, l’associazione degli Albergatori, in una lettera indirizzata al Sindaco Coppola, al Presidente del Consiglio Bucca e a tutti i consiglieri comunali, torna sulla spinosa questione.

“La vicenda – si legge nella lettera firmata dal Presidente Cinzia Plaia – ha visto il Comune fare ricorso al  TAR per il libero accesso al mare antistante i Faraglioni. Un libero accesso che avrebbe dovuto avvenire attraversando una  strada privata e la proprietà della Tonnara che arriva fino al mare.

Partendo dal principio del libero accesso al mare, di fatto la questione sembra essersi posta principalmente come necessità turistica di accedere ai Faraglioni per fare il bagno.

Abbiamo più volte sottolineato che se pur motivato il libero accesso al mare, nella questione della Tonnara, esso sembra una lotta immemore del valore che la Tonnara stessa rappresenta.

Un simbolo della provincia di Trapani, conosciuto in tutto il mondo, come la Tonnara di Scopello, è diventato motivo del contendere senza scopo, infatti non si può pensare ad un accesso libero, seppur disciplinato, per migliaia di persone solo per un bagno.Scopello Tonnara

E’ innegabile – continua la lettera – il valore paesaggistico, storico e culturale del luogo , sinceramente non crediamo che sia il mare libero quello che va richiesto,  poiché ciò di fatto è in contrasto con il principio costituzionale che tutela la proprietà privata. Ma ciò è soprattutto in contrasto con il patrimonio storico e culturale che la Tonnara rappresenta, infatti l’accesso al mare  è notorio che avvenga solo attraverso una piccola colata di cemento ( usata in passato per le imbarcazioni dei tonnaroti) che niente ha a che vedere con una vera e proprio spiaggia.

Quello di cui stiamo parlando è si un luogo a cui tutti siamo affettivamente legati, ma l’affetto è qualcosa che dovrebbe spingerci a proteggere, a preservare e a destinare alle future generazioni con una progettualità motivata, non ad una lotta continua che trasfigura l’ambientalismo in una appropriazione senza scopo di una porzione di bene storico e culturale.

La fruizione della casa dei tonni e dei faraglioni dovrebbe vedere una conciliazione tra pubblico e privato, che grazie ai finanziamenti europei possa creare in parte degli edifici un museo. Perché un biglietto andrebbe pagato volentieri da tutti noi, turisti, visitatori o cittadini solo per il piacere di conoscere e conservare la memoria. Questo a nostro avviso significa avere il senso della valorizzazione del proprio territorio. Questo a nostro avviso significa costruire il domani delle future generazioni. Ai turisti pagare un biglietto o non pagarlo per farsi il bagno alla Tonnara sinceramente interessa poco, e per questo lo specchio d’acqua a cui si accede dalla Tonnara e su cui si associazione-degli-albergatori-di-castellammare-del-golfo-e-scopelloergono i Faraglioni andrebbe  preservato realizzando una Riserva marina.

Riporto di seguito un commento di una visitatrice rivolto alla proprietà della Tonnara:

“Sono stata questo pomeriggio in visita alla tonnara con le mie figlie e mio marito.  Il luogo è curatissimo  e pulito ma speravo di imparare anche qualcosa da questa  visita.  La visita guidata non c’era ( la fanno solo il fine  settimana) di dépliant o brochure informative neanche l’ombra  e neanche di pannelli informativi con qualche informazione per accontentare i visitatori. Spero che in futuro possiate prendere in considerazione l’ipotesi di arricchire i visitatori con qualche informazione in più darebbe il giusto risalto ad un luogo splendido che andrebbe valorizzato non solo per fare il bagno.

Grazie e buon lavoro   Maura Galera”.

Ritenendo  doveroso – conclude – che i castellammaresi e i loro amministratori si impegnino per creare le basi per la fruizione culturale collettiva del territorio, auspichiamo che l’Amministrazione del Comune di Castellammare del Golfo sia lungimirante nel valutare possibili alternative ad un contenzioso che sembra solo una lotta alla proprietà privata, e inizi finalmente a porre le basi per un serio  progetto di sviluppo turistico condiviso dalla Comunione della Tonnara di Scopello.

Cordiali saluti

Cinzia Plaia

Presidente A.A.C.S.”

 

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.