Mafia e massoneria, banca sotto inchiesta

E’ il credito cooperativo senatore Pietro Grammatico di Paceco

tribunale palermoLa Procura distrettuale antimafia di Palermo sta facendo eseguire in queste ore alla Guardia di Finanza un provvedimento di nomina di amministratore giudiziario nei confronti della Banca cooperativa Senatore Pietro Grammatico di Paceco. L’istituto bancario, con cinque filiali, nel recente periodo è stato citato in diverse indagini giudiziarie, ultima quella che ha condotto alla confisca dei beni nei confronti dell’imprenditore agricolo pacecoto Filippo Coppola. In questo caso vennero scoperte concessioni di fidi e mutui per esorbitanti cifre, oltre 500 mila euro. Anche il collaboratore di giustizia Birrittella ha parlato di episodi di controllo della banca da parte di consorterie mafiose e massoniche. Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto della Dda di Palermo dott. Dino Petralia. In questi ultimi mesi l’attività della banca è stata più volte oggetto di interventi da parte della Banca d’Italia che ha fatto decadere i precedenti organismi di amministrazione, è di poche settimane addietro l’elezione di un nuovo Cda ma per la Procura di Palermo i pericoli di infiltrazione non sono venuti meno e si è quindi giunti alla nomina dell’amministratore giudiziario, Andrea Dara con la Pricewaterhouse Coopers.  E’ la prima volta che una banca viene sottoposta a un provvedimento del genere. .  “La misura viene adottata quando si ritiene che una determinata impresa possa essere coinvolta in contatti e in attività collegati alla criminalità organizzata. E questa è una delle ipotesi del caso che ci riguarda”, ha spiegato ai giornalisti il Procuratore capo di Palermo, Francesco Lo Voi. Tra le operazioni della banca emerge il prelievo di una somma di 100 mila euro da parte di Cristoforo Milazzo, oggi collaboratore di giustizia. Ancora una volta nel trapanese nuove indagini fanno scoprire come mafia e massoneria riescono a inquinare settori sociali importanti, in questo caso bancari.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.