La Fisac Cgil di Trapani, della Sicilia e nazionale insieme al Coordinamento nazionale della Fisac del Credito Cooperativo e della Cgil di Trapani hanno preso posizione in riferimento al caso BCC “Senatore Pietro Grammatico” di Paceco esprimendo “il pieno sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori” della suddetta Banca. I sindacati della CGIL sottolineano che “da sempre impegnate nella battaglia per l’affermazione della legalità contro ogni infiltrazione mafiosa e per la trasparenza, nella difesa della dignità del lavoro”.
In più la Fisac Cgil esprime “soddisfazione per le indagini della magistratura e della guardia di finanza volte a fare luce e a scardinare un sistema che, secondo gli investigatori, favoriva esponenti della criminalità mafiosa”.
Per lo stesso sindacato “il provvedimento di amministrazione giudiziaria dovrà garantire la continuità dell’attività della banca e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Analoghe garanzie dovranno riguardare la compagine dei soci non coinvolti da implicazioni mafiose, i correntisti e i risparmiatori”.
La Fisac Cgil auspica, infine che “si faccia piena luce sulle responsabilità al fine di distinguere i livelli di coinvolgimento reali”. (Fonte: Comunicato)
Frattanto sul sito web della banca di credito cooperativo finita sotto inchiesta è comparso un comunicato degli amministratori giudiziari che riportiamo integralmente: Gli Amministratori Giudiziari, dottori Andrea Dara e Marco D’Alia,con riferimento al decreto del Tribunale di Trapani, Misure di Prevenzione, del 26 novembre 2016, notificato in data 28 novembre 2016, precisano che la misura con la quale è stata disposta la sospensione dell’organo amministrativo costituisce uno strumento assunto allo scopo di tutelare, in condizioni di legalità, la continuità della gestione dell’azienda bancaria, le sue obbligazioni e la tutela dei suoi soci e depositanti. L’amministrazione giudiziaria informa che tutti i rapporti in corso proseguiranno regolarmente nei confronti dei clienti che restano tutelati dal fondo di garanzia depositanti.