L’antiracket di Alcamo si rinnova e rilancia la sua attività, domani assemblea straordinaria al Collegio dei Gesuiti

lucchese-vincenzoALCAMO. L’associazione antiracket e antiusura di Alcamo si rinnova e rilancia la sua attività. Domani alle ore 16:30 presso la sala convegni del Collegio dei Gesuiti di piazza Ciullo si riunirà in seduta straordinaria l’assemblea dei soci per la modifica e l’approvazione del nuovo statuto in presenza di un notaio e per affrontare questioni importanti per il futuro dell’associazione.

Tra le novità l’incompatibilità dei soci da cariche politiche elettive e non. Nel periodo di nomina o di elezione politica il socio verrà sospeso dall’associazione. Inoltre l’espulsione in caso di mancata partecipazione alle assemblee per più di tre volte senza giustificati motivi. Idee chiare quindi per il rilancio dell’associazione, soprattutto dopo i fatti legati dell’operazione “Cemento del Golfo” in cui vennero arrestati due ex soci Vincenzo Artale e Martino Magaddino. Per entrambi è scattata l’immediata espulsione e la costituzione di parte civile (già ammessa lo scorso 22 novembre) nel processo che si aprirà il prossimo 15 dicembre a Trapani.

Il presidente Vincenzo Lucchese immagina un’associazione giovane, attiva e rinnovata per “cambiare volto e tornare presenti sul territorio, al fianco degli imprenditori vittime di estorsioni e di usura”.stemma antiracket alcamojpeg

Tante le novità che mirano a rendere più chiara e trasparente la stessa associazione: “Mi auguro che domani l’assemblea sia molto partecipata. – spiega il Presidente Vincenzo Lucchese ad Alqamah.it – Oltre a discutere dell’espulsione degli ex soci coinvolti nell’operazione antimafia “Cemento del Golfo”,  approveremo delle importanti modifiche allo statuto e, con l’innesto di molti giovani, daremo un nuovo volto all’associazione antiracket. Io sono un Presidente a scadenza, cioè sto cercando di rilanciare l’associazione che ho visto nascere ma sono pronto a farmi da parte, perché l’associazione deve continuare a lavorare sul territorio come ha sempre fatto in questi anni.”

L’associazione antiracket di Alcamo, nata nel 2004, negli anni ha assistito tantissime vittime di estorsioni e di usura, fornendo supporto legale, psicologico e non solo. In un territorio difficile ritenuto da molti lo “zoccolo duro” della mafia.

Intanto il Comune di Alcamo ha provveduto ad assegnargli  nuovamente la sede di via XI Febbraio, già usata in passato dalla stessa. La sede è situata al piano terra di una palazzina confiscata all’alcamese Natale Rimi, composta da una piccola stanza e da un bagno. “Ringraziamo il Sindaco Surdi e il Commissario Arnone per il sostegno e per averci assegnato nuovamente la sede. In futuro speriamo di ottenere una sede più confortevole e adeguata.  Il nostro obiettivo – conclude Vincenzo Lucchese – è quello di ringiovanire l’associazione e riportarla operativa come un tempo. A breve contiamo di ripartire anche con lo sportello di ascolto per le vittime di racket ed usura.”

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.