Si terrà domenica, dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 20, nelle sedi del Liceo Scientifico e del Liceo Classico, l’Open Day organizzato dall’Istituto Superiore “Giuseppe Ferro”. Una giornata all’insegna del confronto aperto e costruttivo grazie al quale gli studenti di terza media e i loro genitori avranno la possibilità di conoscere le realtà dei due Licei. Sarà possibile, infatti, visitare i laboratori, le classi, la palestra ma, soprattutto, sarà possibile confrontarsi con gli alunni, che al Liceo si stanno formando, e con gli insegnanti, che al servizio degli studenti mettono la loro esperienza e competenza.
Si tratta di un’iniziativa volta ad evidenziare come la scelta per il proprio futuro cominci soprattutto da qui, dai banchi di un liceo, e che tale scelta non sia determinata solo dalla ragione, ma anche dalle emozioni trasmesse dal contatto diretto con l’ambiente scolastico. Un’iniziativa volta a sottolineare il tanto spesso ignorato ‘aspetto umano’ della scuola, quello fatto di uomini, donne e ragazzi, di tempo e, soprattutto, di passione. Perché la ‘buona scuola’ consiste innanzi tutto nella passione che si impiega nel farla.
Per questo, probabilmente, per i latini l’insegnante era “magister” e insegnare era “docere“: scuotere, mostrare. L’insegnante mostrava la verità e la bellezza del mondo; la storia, insieme alla filosofia, alla musica, alla letteratura, alle scienze, sono le uniche vie per scoprire chi è realmente l’uomo. Qualcosa che oggi decisamente sembra sfuggirci. Per i greci, poi, la scuola era “scholē“, “tempo libero”: un luogo all’aperto dove gli alunni potevano toccare, osservare, ascoltare, tentando di dare una risposta ai quesiti dei maestri e ai quesiti che la natura suscitava in loro. “Scholē” era viaggio, epopea, almanacco di storie senza fine di cui il maestro era l’unico cantastorie possibile.
Ed è forse questo il compito primario di un’istituzione scolastica: prima ancora delle aride nozioni, la scuola deve innanzitutto saper raccontare storie. Perché l’universo è fatto di storie intrecciate, ma solo i particolari narrati con passione rendono una storia davvero avvincente.
Miriam Stellino VC – L.S.